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Consiglio della città metropolitana al centrodestra: 11 posti su 18

Sei eletti con il centrosinistra, uno per i 5 Stelle. Entrano nove sindaci, spicca l'assenza di un rappresentante del Comune di Mira. Poche donne

Sarà il primo Consiglio metropolitano della storia, ed è saldamente in mano al centrodestra. Undici gli eletti nello schieramento, mentre sei vanno al centrosinistra e uno al Movimento 5 Stelle. I risultati sono arrivati al termine dello spoglio lunedì pomeriggio, dopo la giornata elettorale di domenica: la prima convocazione è in programma il 31 agosto a Ca’ Corner, con il passaggio ufficiale di consegne tra il commissario Cesare Castelli e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Poi la stesura dello statuto.

Il voto era riservato ai consiglieri dell'area metropolitana, che hanno partecipato con un'affluenza dell'80,9 per cento. Rispetto ai pronostici il centrodestra, con la lista "Le città di Venezia", guadagna almeno un consigliere metropolitano a scapito dello schieramento opposto. Dalle urne sono usciti vincitori il sindaco di Pianiga (Massimo Calzavara), quello di Jesolo (Valerio Zoggia), quello di Scorzè (Giovanni Battista Mestriner) e quello di Chioggia (Giuseppe Casson), oltre al consigliere comunale Amedeo Bernello di Cavarzere e Giorgio Babato di Mirano. Entrano nel consiglio metropolitano anche quattro consiglieri comunali di Venezia, tre della lista Brugnaro (Marta Locatelli, Giorgia Pea e Alessio De Rossi) e uno di Forza Italia (Saverio Centenaro). La Lega è rappresentata dal sindaco di Fossalta di Piave, Massimo Sensini, il più eletto.

Il centrosinistra, unito nella lista "Insieme per la città metropolitana", ha invece convogliato i suoi voti su quattro sindaci (Alessandro Quaresimin di Salzano, Alberto Polo di Dolo, Andrea Cereser di San Donà e Pasqualino Codognotto di San Michele) e due consiglieri comunali di Venezia, Nicola Pellicani (lista Casson) e Andrea Ferrazzi (Pd). Per il M5S c'è Flavio Berton, consigliere di Scorzè. In totale sono nove i primi cittadini eletti: Fossalta di Piave, Pianiga, Chioggia, Jesolo, Scorzè, Salzano, Dolo, San Michele, San Donà, mentre spicca l'assenza di un rappresentante di Mira, uno dei Comuni più grandi della provincia. Altro dato rilevante è la scarsa presenza di donne in Consiglio: solo due.

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