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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Napolitano "bacchetta" i partiti: "Estirpare la degenerazione morale"

Il capo dello Stato è intervenuto questo pomeriggio al Teatro Toniolo di Mestre per una lectio magistralis sulle "nuove mappe della politica in Europa e Italia": "Non ignoriamo i nuovi movimenti"

Teatro pieno, più di cento persone in piazza. Questo il "sold out" che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è riuscito a raggiungere al Teatro Toniolo di Mestre, dove alle 17.30 ha tenuto una lectio magistralis sulle "nuove mappe della politica in Italia e in Europa". Prima il saluto del sindaco Giorgio Orsoni, che ha lodato il festival "Voci fuori campo", organizzato dalla fondazione Pellicani, effettivamente caratterizzato da un calendario di altissimo livello, per poi puntare il proprio discorso dritto alla "città metropolitana, secondo cui sarebbe "un'occasione da non perdere". Sull'Imu, argomento "scottante", la richiesta invece è che le risorse rimangano agli enti locali, nell'ottica di una revisione del patto di stabilità.

- "LE PRIORITA'? DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E CRISI AZIENDALI"

A introdurre il capo dello Stato Massimo Cacciari, ex primo cittadino lagunare, con cui il titolare del Quirinale ieri sera si è intrattenuto a cena. Le sue parole hanno messo nel mirino "l'impoverimento culturale dei partiti", che non dà la possibilità di avere una visione a lungo termine di "dove vada la politica". Poi, rivolto a Napolitano: "Lei è custode e sentinella della Costituzione, siamo tutti impazienti di ascoltarla".

- VISITA ALLA BIENNALE ARCHITETTURA E AL LIDO

Per il rinnovamento della vita democratica "non si può restringere l'attenzione ai partiti già in campo - ha dichiarato Napolitano - ignorando nuovi movimenti capaci di raccogliere anche sul terreno elettorale delusioni e aspirazioni, specie dei più giovani. Ciò che conta però, ha ammonito, "é la capacità di guardare lontano, di formulare proposte e indicare soluzioni sostenibili per il futuro delle comunità nazionali nel contesto dell'integrazione europea".

- LA VISITA DEL PRESIDENTE AL LIDO: "QUI PER IL CINEMA ITALIANO"


I partiti odierni finiscono nel mirino: "All'infiacchimento della loro vita democratica - ha spiegato il capo dello Stato - e a uno scivolare verso forme di degenerazione morale i partiti devono rimediare lavorando alla loro regolamentazione in senso democratico secondo l'articolo 49 della Costituzione. Perché non può esserci democrazia funzionante - ha proseguito il Presidente - senza il canale dei partiti politici. Nessuna nuova o più vitale democrazia può nascere dalla demonizzazione dei partiti, che però devono uscire dalle logiche 'di mera gestione del potere' e lavorare 'alla revisione del sistema di finanziamento dell'attività politica e al rafforzamento delle normative anti-corruzione'".

Il tutto inscritto all'interno di una visione europeista: "E' la questione cruciale, decisiva - ha aggiunto Napolitano - I partiti debbono impegnarsi in una vera e propria controffensiva europeista. Nel Vecchio Continente la politica, i suoi attori e le sue guide, i partiti e leadership, riacquistino quel più alto senso della missione che ne ha fatto in precedenti periodi storici la forza e la grandezza". In questo senso il titolare del Quirinale valuta con favore l'adozione in vista delle elezioni del 2014 di una "procedura elettorale uniforme".

Anche se continuano a conquistare gli onori delle cronache movimenti e dichiarazioni "antieuropeiste", il Presidente è consapevole che "sta crescendo la coscienza di come sarebbe catastrofica per l'Europa la scelta opposta, un tornare indietro, un regredire dal cammino compiuto nel corso di un sessantennio".

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