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Elezioni Comunali 2012 Provincia di Venezia

Elezioni nei comuni della provincia di Venezia: come funziona il voto disgiunto?

Conto alla rovescia per l'appuntamento alle urne: il 6 e 7 maggio gli elettori di 11 comuni sono chiamati ad esprimere la propria preferenza per un candidato sindaco e un consigliere comunale, ecco come votare

È ormai iniziato il conto alla rovescia per l'appuntamento alle urne.

Sono 145.503 (74.313 donne e 71.190 maschi) gli elettori residenti a Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala, chiamati ad esprimere la propria preferenza domenica 6 e lunedì 7 maggio. Ben 56 i candidati alla carica di primo cittadino, il record (8 concorrenti) spetta a Mira, il comune più popoloso tra quelli al voto (31.545 elettri), seguito da Mirano (22.538 cittadini) e Jesolo (20.528). La partita elettorale si giocherà domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15.

Per votare è necessario esibire al presidente di seggio la propria tessera elettorale e un documento di riconoscimento. All'elettore verrà consegnata una scheda di colore azzurro per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale.

Nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti (nella provincia di Venezia si tratta delle tre amministrazioni sopracitate) è permesso esprimere anche il cosiddetto "voto disgiunto". Esso consiste nella possibilità di scegliere un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista prescelta.

Nella scheda di votazione appariranno i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, all'interno di un rettangolo e, a fianco a ciascuno di essi, il simbolo della lista che lo sostiene (o delle liste che lo sostengon). Si può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato sindaco e per un candidato alla carica di consigliere comunale.

Di fronte all'elettore si pongono, a questo punto, diverse alternative. Egli può infatti scegliere di votare:

  • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno. Il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;
  • per un candidato sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata. Il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
  • per un candidato sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno. Il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;
  • per un candidato sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista a lui non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno. Il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (è il caso, appunto, del "voto disgiunto”).

Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, invece, non è possibile ricorrere al voto disgiunto e la preferenza espressa va al candidato sindaco e alla lista collegata.

Si potrà, infine, esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo del preferito appartenente alla lista prescelta.

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