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Elezioni comunali 2015

Candidati ritirati, ma nomi ancora in lista: "Errore, stiamo cambiando"

Sono degli appartenenti al "Gruppo 25 aprile" che avevano abbandonato Casson dopo la scelta di Pellicani come capolista. Giovedì la sostituzione dei manifesti

Rinunciano ufficialmente alla candidatura, ma i nominativi restano nei cartelloni elettorali: dell'errore compiuto negli uffici elettorali veneziani se n'è accorto più di qualcuno, segnalando ai componenti del "Gruppo 25 aprile" che i loro nomi comparivano ancora mercoledì in bella vista nelle liste del candidato sindaco Felice Casson. Eppure la rinuncia, secondo il portavoce del gruppo Marco Gasparinetti, era stata comunicata il 30 aprile nelle forme di legge.

Si tratta a quanto pare di un banale errore che verrà prontamente corretto, come confermato dal responsabile del servizio elettorale, Dario Zoli: "Abbiamo constatato quanto accaduto e stamattina (giovedì, n.d.r.) la commissione circondariale si è riunita e ha deliberato ufficialmente di eliminare i cinque soggetti. Sono già in corso le operazioni di rimozione e sostituzione dei cartelli sbagliati con quelli nuovi corretti, nel giro di un giorno l'operazione sarà completata. La rettifica è già stata eseguita nell’albo e online".

Un "pasticcio" momentaneo che si sta risolvendo, dunque. Anche perché il rischio era di trarre in inganno gli elettori, che avrebbero potuto indicare tra le preferenze una persona in realtà non candidata. Il gruppo aveva comunque già allontanato ogni intento polemico mercoledì, spiegando: "Ricorsi da parte del Gruppo25Aprile non ce ne saranno. Dalle verifiche effettuate in data odierna non emergono elementi per ritenere doloso o volontario l'errore materiale da molti segnalato (essendo i manifesti affissi sulla pubblica via) in conseguenza del quale, nella lista pubblicata all'albo pretorio e nei manifesti elettorali, i nostri (ex) candidati sono ancora presenti".

I candidati del Gruppo 25 Aprile che erano stati inseriti nella lista civica che fa capo a Felice Casson avevano annunciato il ritiro dalla candidatura a consigliere comunale ("a malincuore") a fine aprile. La comunicazione era firmata da Carlo Beltrame, Veronica Scarpa, Nicola Tognon, Selina Zampedri e Elisabetta Lombardi, i quali comunque si erano dichiarati pronti a operare da sentinelle attive sul territorio lagunare per difendere Venezia, "affinché la città abbia degli amministratori degni del suo nome e degni della sua storia". Lo strappo era nato in seguito alla decisione di Casson di inserire come capolista nella propria civica lo sfidante alle Primarie Nicola Pellicani.

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