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Elezioni comunali 2015 Mestre Centro / Calle del Sale

Brugnaro raggiante: "La città vuole cambiare, battere il partito del no"

Il candidato di centro-destra porta a casa il risultato sperato: "Ballottaggio? Nessuno si senta escluso". Poi l'abbraccio con Bellati

C'è tutta un'altra atmosfera in calle del Sale, rispetto a piazzale Donatori di Sangue. Due sedi elettorali mestrine che distano poche centinaia di metri, ma sono mondi diversi. Non proprio opposti, visto che Felice Casson ha dichiarato di essere "pronto per il ballottaggio. Tra 14 giorni sarà un'altra storia" (DETTAGLI - VIDEO), ma certo gli abbracci e le strette di mano erano tutte per il candidato di centro-destra Luigi Brugnaro.

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"Ho messo in gioco la mia faccia - dichiara visibilmente soddisfatto - Noi pensiamo che la città abbia bisogno di voltare pagina, di cambiare marcia". Il tutto con a pochi metri Gian Angelo Bellati: con lui abbracci e sorrisi. Un possibile apparentamento? Nei fatti l'alleanza c'è, anche se ancora i due candidati preferiscono tenere il basso profilo: "Alleanze? - dichiara infatti Brugnaro - ora è troppo presto. Ma io gli accordi li faccio solo e soltanto con i cittadini. Nessuno si senta escluso. Noi siamo solo contro il 'partito del no' che ha governato negli ultimi vent'anni". La stoccata al centro-sinistra era inevitabile, così come la chiamata al voto tra due settimane a chi domenica è rimasto a casa.

CASSON: "PRONTO AL BALLOTTAGGIO, TRA 14 GIORNI UN'ALTRA STORIA"

"Noi siamo una forza trasfersale con un programma civico scritto tutti insieme - continua il patron della Reyer - Questa città ha bisogno di sicurezza, di lavoro, di far ripartire Porto Marghera. I cittadini devono tornare a vivere in centro storico. Ho idee precise anche sul settore del vetro di Murano. Ho fiducia nei veneziani". Al di là degli slogan elettorali ("la gente vuole aria fresca in questa città, un'aria serena e di buon governo") le parole di Brugnaro intendono assemblare attorno alla sua figura tutte le personalità di centro-destra fino a lunedì "rivali" ma ora con un unico obiettivo: battere il senatore Felice Casson. Non a caso Brugnaro vuole "ringraziare anche gli altri candidati che si sono avvicendati nelle tribune elettorali - afferma - Abbiamo cercato di spiegare al meglio come ci sia bisogno di aria fresca in questa città".

Ma l'appello subito dopo si concentra soprattutto sui cittadini, gli unici a decidere chi vincerà il ballottaggio: "Immagino una Venezia in grado di dialogare con le altre grandi città del mondo - sottolinea - serve qualche assemblea in meno e più azione. Dovremo parlare con i dipendenti comunali e non perderee tempo. Nessuno deve sentirsi escluso, perché la parola d'ordine è 'lavoro, lavoro, lavoro'". Una pausa, poi continua: "Lavoro e sicurezza - attacca - il problema è questo partito del no che apre moschee di nascosto e che propugna una falsa etica ambientalista che fa rimanere tutto fermo. Ma Venezia tornerà capitale del mondo e quando ripartirà sarà una bella notizia per tutta l'Italia. Chi ha votato, sbagliando, Casson - conclude - è sempre ben accetto".

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