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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2015

Renzi volta le spalle a Casson: "Era scritto che perdesse a Venezia"

Il premier: "Sui candidati non ho voluto mettere bocca. A Venezia mi si avvicina uno e mi dice 'Sono l'unico renziano della città'. Era Brugnaro"

"Casson? Era scritto che perdesse". Il premier Matteo Renzi non usa giri di parole durante un colloquio con il vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini commentando l'epocale sconfitta che il centrosinistra ha patito domenica scorsa a Venezia. Mai la destra si era presa Ca' Farsetti da quando c'è l'elezione diretta del sindaco. L'intervista verte su argomenti nazionali, come il modo in cui il segretario del Partito Democratico intende cambiare registro, tornando a quella "foga rottamatrice" che alle Europee di un anno fa gli aveva permesso di superare il 40%.

Lo afferma chiaramente: "Queste elezioni dicono con chiarezza che con il Renzi 2 non si vince. Devo tornare a fare il Renzi 1. Infischiarmene dei D'Attorre e dei Fassina e riprendere in mano il partito". La ferita causata dalla sconfitta a Venezia è molto profonda, anche se liquidata con poche parole. Il presidente del Consiglio intende scaricare la responsabilità sulla scelta del candidato (con cui non ci sono stati grandi rapporti, nonostante il premier sia venuto in città a tirare la volata a Casson) e sulle primarie, che fosse per Renzi sarebbero da eliminare.

"Era scritto che Casson perdesse - afferma dunque a La Stampa - A Venezia mi è venuto incontro un signore: 'Salve, sono l'unico renziano della città...'. Era Brugnaro, il candidato del centrodestra che ci ha battuto". Sulle candidature il premier sottolinea di non aver voluto mettere bocca: "Ma ora anche nel partito devo tornare a fare il Renzi. E farlo davvero. Infischiandomene delle reazioni per aprire una discussione dentro il mio partito".

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