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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Referendum e sicurezza, Bellati si presenta: "Venezia e Mestre divise"

Il candidato sindaco di Lega Nord, referendari e autonomisti sabato a Mestre: "Cambio di guida per la città, uno statuto speciale per la laguna"

"Siamo onorati di sostenere Gian Angelo Bellati". Con queste parole il segretario provinciale della Lega Nord Alberto Semenzato ha posto la parola fine alla querelle riguardante il candidato sindaco del Carroccio, con un tira e molla durato alcune settimane che si è intersecato gioco forza con le trattative tra Forza Italia e Lega Nord per le Regionali. Dopodiché c'è stato il "liberi tutti", e la sezione locale del partito di Salvini ha potuto convergere sul nome su cui da subito aveva puntato apertamente: "All'unanimità abbiamo individuato il candidato più meritevole per ricoprire la carica di sindaco nella città più bella del mondo, in quanto possiede tutti i requisiti di competenza, responsabilità, attitudine alla collaborazione ed all'operatività, capacità di ascolto e di sintesi, apertura al dialogo e anche le doti di umanità indispensabili - ha sottolineato Semenzato - Venezia ha bisogno di una figura cristallina, colta e che giunga dalla società civile, ben lontana da figure che fino a ieri sono state coinvolte in scandali vari, non per ultimo il Mose. Il nostro candidato doveva essere veneziano, non appartenente a un partito".

A sostenere Bellati anche la galassia referendaria e autonomista lagunare (Indipendenza Veneta e Mestre-Venezia Due Grandi Città). Inevitabile dunque che alla presentazione ufficiale del candidato al Novotel di Mestre si mettesse l'accento sull'eventuale separazione amministrativa della laguna dalla terraferma: "Il nostro obiettivo è che si cambi la guida della città - ha attaccato Bellati - Lo spopolamento di Venezia è una sconfitta storica per chi ha governato fino ad oggi. Serve un cambio di passo. Per la laguna serve uno statuto speciale, e soprattutto serve che Mestre e Venezia possano contare su due entità amministrative differenti. Dopo novemila firme raccolte non vedo perché non si possa dare la parola ai cittadini con un referendum". Da economista (Bellati è segretario generale di Unioncamere del Veneto), l'attenzione cade anche sulle difficoltà che sta vivendo il comparto produttivo veneziano, non ultima la zona di Porto Marghera: "Per prima cosa - ha affermato il candidato - bisogna creare un ambiente positivo per le nostre imprese: vorrei che i miei figli non debbano andarsene da qui".

Oltre a indipendentisti, referendari e alla Lega (oltre che alla sua lista personale), in campo al fianco di Bellati sono scesi anche Forza Popolare e Italia Insieme. "La Lista civica Mestre-Venezia Due grandi città non può che sostenere il solo dei candidati, Gian Angelo Bellati, che propone lo stesso obiettivo finale per cui si battono da anni il comitato referendario e Marco Sitran: uno statuto speciale per Venezia, sull'esempio di Trento e Bolzano - ha spiegato Sitran stesso - Senza uno statuto speciale non potranno realizzarsi i fondamentali per ripopolare le città di Mestre e Venezia e salvarle dal degrado che le sta devastando: casa, lavoro e qualità della vita. Le tre "S": Sicurezza, Solidarietà e Statuto Speciale".

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