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Dolo in lutto: è morto il suo ex vicesindaco Giuliano Zilio: "Una persona generosa"

Il 66enne è stato in carica fino al 2015. Eletto in Consiglio comunale per la prima volta alla fine degli anni Ottanta, ha sempre stato tra i più votati. Cordoglio del sindaco Polo

"A Giuliano Zilio era impossibile non voler bene. Era spontaneo, a volte disarmante nella sua umanità". Il sindaco Alberto Polo ha voluto sintetizzare così il sentimento di cordoglio che la cittadinanza di Dolo sta provando per la morte, avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì, dell'ex vicesindaco al tempo dell'amministrazione guidata da Maddalena Gottardo. "La passione politica, in lui, si intrecciava con un profondissimo affetto verso la comunità nella quale viveva e della quale si sentiva testimone - ha sottolineato in una nota il primo cittadino di Dolo - Affetto ricambiato dalla ‘sua’ Sambruson: per anni Giuliano è stato tra i candidati più votati nelle competizioni elettorali".

Nato a Dolo il 21 febbraio 1950, Giuliano Zilio venne eletto per la prima volta in Consiglio comunale nel 1989, risultando sempre tra i più votati durante le competizioni elettorali. Una persona capace di essere vicina ai propri concittadini e sempre con la "schiena dritta". Di professione infermiere professionale, per le sue competenze non solo è stato vicesindaco del paese, ma nello stesso tempo anche assessore ai Servizi sociali. Durante la consigliatura precedente, fino al 2010, è invece stato presidente della commissione Servizi sociali. Nel 2015, durante le ultime amministrative, non si candidò, lasciando strada al figlio Davide.

"Abbiamo condiviso il tavolo del Consiglio comunale per più legislature, scontrandoci sovente nell’affrontare le questioni legate al governo della città - sottolinea l'attuale sindaco, Alberto Polo - Toni a volte accesi, in aula, ma che mai hanno travalicato, da parte sua, la soglia del rispetto istituzionale. Se gli uffici non riuscivano a dare con immediatezza una risposta a chi necessitava di aiuto, ne soffriva realmente.  Spesso mi ha confidato l’atteggiamento ambivalente nei confronti della carica di vicesindaco, che con grande onore ha ricoperto, a Dolo, per cinque anni. La soddisfazione, da un lato, per il coronamento di un sogno politico coltivato da sempre. La frustrazione immensa, dall’altro, perché in molti casi avrebbe davvero voluto fare di più, ma non c'era la possibilità. In qualità di assessore ai Servizi Sociali - conclude Polo - è stato spesso a contatto con situazioni difficili, a volte disperate: disagi che, purtroppo, un amministratore locale non può cancellare. Le lentezze della burocrazia, i cavilli delle procedure, l’esiguità delle risorse disponibili lo amareggiavano profondamente: perché Giuliano aveva un animo generoso e avrebbe voluto aiutare tutti".
 

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