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Ufficiale, i comunali dovranno restituire i soldi di "Idee vincenti": «Previsti piani rateali»

Romor: "Lavoriamo al sistema premiale, sperando nel confronto con tutte le sigle sindacali". Cgil: "Gestione vergognosa e discrezionale dei soldi pubblici"

Dopo le anticipazioni al tavolo sindacale, martedì è arrivato il comunicato formale: i 697 dipendenti comunali che hanno percepito il compenso per le "idee vincenti" dovranno restituire le cifre corrisposte. "Purtroppo, a seguito di un esposto inviato da una sola sigla sindacale alla Corte dei Conti per il Veneto su tale istituto, - spiega l’assessore Paolo Romor - la Procura Generale ha avviato il procedimento istruttorio. A seguito delle risultanze di detti accertamenti e nonostante l'approfondita interlocuzione dell'Ente, con particolare riferimento alle modalità attuative delle 'Idee vincenti', la Procura Generale della Corte dei Conti ha evidenziato alcune criticità, individuando quale soluzione che questa amministrazione proceda, in auto-tutela, al recupero delle somme erogate a tale titolo. Una determinazione, per noi, vincolante ed obbligatoria".

"Speriamo nel confronto con tutti i sindacati"

"L'Amministrazione è consapevole dei potenziali effetti che tale recupero potrebbe generare nella gestione del bilancio familiare di ognuno - chiarisce Romor - pertanto è stato predisposto un numero di rate crescente all'aumentare dell'importo oggetto di recupero, e verranno valutate particolari situazioni individuali, per le quali sarà formulato un piano personalizzato, fino a dicembre 2018. La meritocrazia, l'efficientamento dei processi e la partecipazione del personale - prosegue l’assessore - continueranno ad essere obiettivi, oltre che valori, primari per questa amministrazione, che proseguirà nella strada intrapresa per riconoscerli con il sistema premiale. In tale prospettiva, infatti, è iniziata una nuova stagione nelle relazioni sindacali. Speriamo che questa volta nessuno si sottragga al confronto".

"Gestione discrezionale dei soldi pubblici"

"L’Assessore Romor continua a difendere le idee vincenti quando dovrebbe accettare, e con lui il sindaco Brugnaro, che la corte dei conti li ha sanzionati perchè non esiste alcuna trasparenza e alcun merito in quello che hanno fatto - dichiara Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil Venezia -. Una gestione vergognosa e discrezionale dei soldi pubblici, dei cittadini, che è stata giustamente sanzionata dall’autorità contabile. Romor probabilmente ha imparato a memoria la retorica del sindaco sul merito, e quindi ripete il disco come un mantra senza rendersi conto che sta difendendo un illecito amministrativo e, almeno da avvocato, dovrebbe rendersi conto di quello che dice. L’assessore scarica le responsabiltà su altri quando invece è la giunta la responsabile di questo scempio, insieme ai dirigenti che hanno avallato questa vergogna premiando, è ben e ricordare, proposte come gli stivali per l’acqua alta o il drone per la polizia locale.

La Cgil auspica - conclude Giordano - che i lavoratori danneggiati da questa amministrazione difendano i loro diritti in tutte le sedi, e parliamo soprattutto dei 2000 lavoratori che non hanno fatto le idee vincenti e si sono visti sottrarre una parte dei fondi contrattuali. Nessun sindacato è contro la partecipazione dei lavoratori al miglioramento dei servizi ai cittadini ma noi non accetteremo mai un sistema premiale che è nelle mani della politica e non di un sistema trasparente di regole che premia realmente chi si mette in gioco. Come altre volte Romor la butta in politica perchè l’elenco dei fallimenti della sua gestione di assessore al Personale continua ad essere sempre più lunga e purtroppo a pagarne le spese sono i lavoratori e i cittadini".

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