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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Pd interroga il governo sul Mose: "Concluderemo i lavori", ma non si sa quando

"Risorse già stanziate, opere concluse al 90%", l'esecutivo Salvini-Di Maio risponde all'interpellanza del consigliere Pellicani, e lui: "Si prende tempo senza dare alcuna certezza"

Sul Mose arriva la risposta del governo Salvini-Di Maio all'interpellanza del consigliere comunale del Partito Democratico veneziano, Nicola Pellicani. "Il governo non ha saputo dire quando riprenderanno i lavori - ha commentato Pellicani - è inoltre emerso un utilizzo improprio delle risorse che ha indotto ministero delle Infrastrutture a rivolgersi alla Corte dei Conti e all'Anac".

"Nessuna risposta nel merito ai miei quesiti - afferma il consigliere Pd - che sono le domande che si pongono da mesi i cittadini e i veneziani: i cantieri sono bloccati da un anno, quando ripartiranno? Quando finiranno i lavori del Mose?". 

Utilizzo improprio di risorse

"Siamo di fronte al governo dei rinvii - dice Pellicani -. Le opere già realizzate si stanno deteriorando per assenza di manutenzione. Dalla relazione, oltre a tutte le criticità evidenziate nell'interpellanza, emerge anche un utilizzo improprio delle risorse che ha indotto ministero delle Infrastrutture a rivolgersi alla Corte dei Conti e all'Anac. Il Consorzio Venezia Nuova avrebbe impropriamente utilizzato risorse destinate all'avanzamento dei lavori per coprire debiti pregressi. Bisogna fare piena luce su questo punto che va ricondotto al contenzioso tra Consorzio e imprese, in particolare con i principali soci del Consorzio stesso, vale a dire Mantovani, Condotte e Grandi Lavori Fincosit".

Opere già finanziate

"Il governo ha confermato che l'avanzamento dei lavori è al 93% e le risorse per concludere l'opera sono state già tutte interamente finanziate, circa 5,5 miliardi - ha spiegato il consigleire comunale -, nella relazione, illustrata dal sottosegretario Michele Dell'Orco dei 5Stelle, viene confermata l'intenzione di concludere i lavori, senza però indicare quando riprenderanno i cantieri e quando sarà conclusa l'opera. Insomma il governo del cambiamento, come in tante altre questioni, prende tempo senza dare alcuna certezza su come intende procedere. C'è il rischio concreto - conclude Pellicani - che il cantiere non si chiuda mai e il Mose resti la più grande incompiuta d'Europa".

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