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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Mose agita la laguna: "Rischio più grande incompiuta, Toninelli dica come la pensa"

Interpellanza dell'onorevole Nicola Pellicani (Pd): "I cantieri sono fermi da un anno ma i soldi sono stati stanziati. Come pensa di agire il nuovo governo? La città deve sapere"

"Dal momento dell'insediamento del governo Salvini-Di Maio, il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli non ha ancora pronunciato la parola 'Mose'". Sul sistema di paratoie mobili destinato a gestire le future acque alte eccezionali che caratterizzeranno Venezia si affastellano i punti interrogativi, con cantieri fermi nonostante l'ok del Cipe al trasferimento delle risorse necessario a concludere l'opera.

Interpellanza urgente

Per questo motivo l'onorevole Nicola Pellicani (Partito Democratico) ha presentato un'interpellanza per indurre il nuovo esecutivo a fare chiarezza sulle sue intenzioni: "In ballo c'è il futuro del più grande cantiere pubblico in corso di realizzazione in Italia per il quale sono già stati stanziati tutti i 5,7 miliardi necessari a concludere l'opera - dichiara Pellicani - L'ultimo governo di centrosinistra ha infatti deliberato lo stanziamento dei restanti 221 milioni necessari a chiudere i cantieri. I soldi ci sono, come ha più volte ricordato il Provveditore alle Opere Pubbliche del Triveneto Roberto Linetti, ma i lavori non procedono".

Interpellanza dell'onorevole Pellicani sui lavori del Mose

"Cantieri fermi"

Secondo l'onorevole Dem, che è anche consigliere comunale, i termini a questo punto potrebbero essere ancora una volta non rispettati: "C'è il rischio che slitti anche la consegna definitiva dell'intero sistema di opere, programmata per il 31 dicembre 2021 - continua l'esponente Pd - Per questa ragione ho presentato un'interpellanza urgente al Ministro delle Infrastrutture. Per quanto mi riguarda non avrei mai avviato i lavori per un'opera ciclopica, così invasiva in un ambiente fragile come la Laguna e così costosa, ma siamo giunti ad oltre il 90 per cento dei lavori, adesso bisogna pensare a concluderli e fare in modo che il Mose funzioni. È fondamentale perciò conoscere lo stato di avanzamento del cantiere e le reali condizioni di salute delle opere già realizzate".

"Rischio più grande incompiuta d'Europa"

Nel mirino il rischio di deterioramenti, corrosioni dei materiali, incrostrazioni: "Tanto da mettere a rischio anche la tenuta dei cassoni a causa di fessurazioni, come risulterebbe da uno studio commissionato dai commissari del Consorzio". Pellicani ha allegato all'interpellanza anche una serie di fotografie che mostrerebbero alcuni cantieri alle bocche di porto in stato di "completo abbandono": "Nel febbraio 2018 il Ministero delle Infrastrutture e l’Anac avevano nominato un gruppo di lavoro interistituzionale, formato da tre commissari, per verificare la gestione dei fondi e accelerare i lavori - conclude Pellicani - La relazione dei commissari risulta essere stata consegnata. Quali sono i risultati? Il ministro Toninelli è a conoscenza di tutto ciò? La città deve sapere". 
 

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