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Marghera avrà la sua "Tour Eiffel": ok dalla Regione per il Palais Lumiere

La Giunta del Veneto oggi ha dato il suo assenso all'opera di Pierre Cardin, "sconfiggendo" la concorrenza di Parigi e Mosca. Il palazzo sarà una meraviglia dell'architettura moderna

Prende a prestito un simbolo d'Oltralpe, la Tour Eiffel, il governatore del Veneto Luca Zaia, per dare l'immagine di cosa potrà essere per il Veneto, e l'entroterra veneziano in particolare, il 'Palais Lumiere' che Pierre Cardin, trevigiano d'origine ma parigino d'adozione, intende realizzare in un'area di Porto Marghera.

Con l'approvazione da parte della Giunta regionale della dichiarazione di interesse regionale, che va ad aggiungersi al preventivo assenso da parte del Comune di Venezia, il 'Palais Lumiere' ha compiuto oggi un deciso passo avanti verso la sua realizzazione, che, nei progetti preliminari, prevede quattro anni per la costruzione.

Venezia ha così vinto la 'concorrenza' di Parigi e Mosca, a cui lo stilista aveva avanzato in subordine la proposta di un intervento da circa 1.473 milioni di euro: soldi interamente privati, nonostante il beneficio pubblico sia di non lieve entità. Nella cifra complessiva, a fianco dei 758 milioni previsti per la realizzazione del 'Palazzo di luce' - "che potrà piacere o meno, ma resta un'opera di alta architettura e ingegneria", ha sottolineato Zaia -, sono previsti infatti 240 milioni per opere di interesse pubblico regionale e soprattutto 475 milioni per opere di riqualificazione ambientale delle aree interessate. In sostanza, bonifiche di circa 160 ettari di terreni ex industriali ora inutilizzati a Porto Marghera. Con lo strumento adottato oggi dalla giunta - in linea con una decina di casi già approvati e una ventina in fase di istruttoria -, sul piano procedurale c'é una sorta di delega ai regolamenti urbanistici per la parte riguardante i tempi per le procedure anche se si effettueranno tutti i passaggi previsti.

L'area interessata dal progetto è già qualificata come industriale, quindi non necessità di modifiche di destinazione d'uso, né di volumetria. Venezia e il Veneto si sono assicurati di fatto un'opera destinata, principalmente ma non solo, all'innovazione rivolta alla moda e alla creatività. Questo attraverso ciò che Cardin considera "la sublimazione della sua carriera", anche grazie alle radici venete dello stilista.

Il 'Palais Lumiere' sarà al centro di un'area con circa 35mila metri quadrati di residenzialità, 25mila metri quadrati di alberghi e ristoranti, 115mila metri quadrati destinati a servizi, direzionale e commerciale, 60 ettari di area verde e circa 100mila metri quadrati di parcheggi, sarà alto 244 metri, suddivisi su 60 piani, con un diametro (l'innovativa struttura si basa sulla sovrapposizione di più cerchi) di 244 metri.

La realizzazione darà lavoro a circa 10mila persone per la costruzione; a 4.500/7.000 lavoratori (per il 40% ad alta professionalità) una volta costruito il complesso, con un intervento immobiliare 'ad energia zero', sfruttando fotovoltaico, eolico e geotermico. Le aree interessate, essenzialmente private, sono già in grossa parte, attraverso preliminari d'acquisto, di Cardin. Tra i benefici pubblici, infine, va ricordato l'ampio intervento sulla mobilità, a partire dal prolungamento a sud della metropolitana. "E chi verrà in Veneto - ha concluso Zaia - non potrà non venire a vedere il 'Palais Lumiere'". (Ansa)

 

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