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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Movimento 5 stelle e grandi navi "La mozione del Pd è poco chiara"

I "grillini" veneziani contestano alcuni passaggi del testo presentato dai democratici in Senato contro il progetto del canale Contorta - Sant'Angelo

Anche il Movimento 5 Stelle veneziano dice la sua sulla questione grandi navi, anche se con una settimana di ritardo rispetto all'incontro pubblico di lunedì scorso. I “grillini” sostengono che “la laguna debba essere preservata da interventi che possano comprometterne l'integrità. Ogni soluzione deve rispettare la legislazione speciale di salvaguardia e prevedere quindi opere sperimentali, graduali e reversibili. Caratteristiche incompatibili con lo scavo di altri canali navigabili, quali il Contorta - Sant'Angelo, o con l'allargamento del Vittorio Emanuele o del Malamocco Marghera”. In quest'ottica, i membri del M5S veneziano si trovano d'accordo con il Pd lagunare, ma solo fino ad un certo punto: nella nota stampa inviata proprio dai seguaci di Beppe Grillo si chiede infatti “maggiore chiarezza” al senatore Felice Casson.

IN PACE E IN GUERRA – A far discutere i politici “stellati” sarebbero alcuni punti della mozione presentata nelle scorse settimane in Senato da Casson, che, proprio come quella dei grillini, chiede al governo di considerate tutte le alternative possibili al transito per il canale della Giudecca, in particolare quelle che evitano l'ingresso delle navi da crociera nel perimetro della laguna, e al tempo stesso mira a dissuadere il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi dal “forzare la scelta verso lo scavo del canale Contorta – Sant'Angelo”, escludendo infine nel modo più assoluto il ricorso alla Legge Obiettivo. I membri del M5S si dichiarano concordi con la mozione del Pd (che comunque giudicano “meno articolata”, come non mancano di scrivere nella nota stampa), ma al tempo stesso fanno “le pulci” al senatore democratico, sostenendo che ci siano delle “perplessità” che devono essere “stralciate”.

DIVERSE OPINIONI – A far storcere il naso dei grillini è subito il primo punto del dispositivo, che impegna il governo "a farsi garante delle decisioni assunte nella riunione del 5 novembre a Roma sulle grandi navi da crociera a Venezia, affinché venga assicurato che tutte le soluzioni presentate siano contemporaneamente comparate e considerate in sede di valutazione di impatto ambientale, con le modalità dettate dall'apposita commissione Via e Vas nazionale opportunamente potenziata". Ma secondo il M5S in quell'incontro “si sarebbe deciso ben altro”. In pratica, al di là dei toni drammatici utilizzati nel comunicato stampa, si contesta come nella mozione si parli solo di “soluzioni che conducano alla stazione marittima”, escludendo quindi, nella lettura del testo grillina, alternative che non portino all'attuale terminal. Eppure, come riportato nello stesso comunicato dei Cinque stelle, nella mozione del Pd si parla anche di “definire e realizzare a Marghera siti alternativi rispetto all’attuale terminal crocieristico”. Per il M5S si tratta di passaggi in contrasto l'uno con l'altro, che andrebbero quindi cancellati in toto, qualcun altro però sottolinea come in realtà nel primo punto non si parli di “attuale stazione marittima”, e che proprio la costante battaglia del sindaco del Pd Giorgio Orsoni per spostare il terminal a Marghera indichi la chiave di lettura della mozione. In attesa della risposta di Casson, comunque, il dibattito resta aperto.

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