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Pat al voto, Orsoni: "Chi è contro non vuole lo sviluppo della città"

Lunedì l'approvazione del maxiemendamento presentato alla maggioranza. Il sindaco: "E' stato un lungo lavoro di condivisione. Non siamo proni alle richieste dei privati"

Marghera avrà una vocazione produttiva e industriale chiara, limpida, inequivocabile: finalmente sarà impossibile per chiunque anche solo pensare a una speculazione delle aree. Tessera ospiterà una città dello sport di caratura metropolitana con strutture adeguate al livello di una realtà moderna ed internazionale. Lo sviluppo di Mestre dovrà far prevalere la rigenerazione dell’esistente, contenendo l’uso di suolo. E poi, ancora, la visione della “circolarità” di una città nella quale, come ha spiegato il sindaco ieri nel corso di una conferenza stampa, “i cittadini debbano sentirsi appartenenti a questo Comune ovunque essi abitino”.

Il Pat arriva il Consiglio Comunale lunedì ed è stato lo stesso sindaco Giorgio Orsoni a spiegare alla stampa quali siano i principali contenuti di uno strumento fondamentale per il futuro di questo territorio.

Sono i numeri, secondo il primo cittadino lagunare, a smentire coloro che in questi giorni hanno contestato il Pat denunciando la presunta “colata di cemento”: 60 ettari di suolo risparmiato, che rimane agricolo, rispetto alle previsioni del Prg vigente; 157 ettari di verde valorizzato e, di questi, 105 destinati a bosco. E per capire l’attenzione dedicata al verde da questo strumento, basta considerare che oggi l’intero bosco di Mestre si estende complessivamente su 220 ettari, a cui questi 105 si aggiungono.

Sono circa 53 gli ettari destinati alle funzioni principali (cittadella dello sport, casinò, intrattenimento) e dentro questi dovranno trovar posto anche le funzioni accessorie (ricettivo o commerciale da sviluppare solo in ragione delle necessità di sport e intrattenimento). “Dunque – ha sottolineato Orsoni –  nessun centro commerciale, nessun danno al commercio del centro cittadino”.

Ma il Pat è stato un lungo lavoro di sintesi, di condivisione. Arriva lunedì in Consiglio dopo 9 incontri di co-pianificazione con la Provincia di Venezia, 18 commissioni urbanistiche, 6 presentazioni e discussioni con le Municipalità, oltre 70 gli incontri con gli stekeholders del territorio.

“Questa - ha detto il sindaco – è la nostra visione di città: moderna, di livello metropolitano, una città che ridisegna il suo futuro con un’idea chiara di sviluppo, uno sviluppo a regia pubblica, mai proni alla richiesta dei privati. Una città che nel ridisegnarsi contiene fortemente l’uso del suolo, ma al tempo stesso non risparmia la sua visione di sviluppo. Il Pat è frutto di un lavoro straordinario ed è stato ampiamente condiviso e fortemente voluto da tutta la maggioranza. Conferma tutte le previsioni del programma elettorale che ha portato alla vittoria questa coalizione e rappresenta punto per punto la visione che sin da allora avevamo della Città del domani. Siamo orgogliosi e convinti di aver fatto un ottimo lavoro”.

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