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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Quarto d'Altino

"Bella ciao" cantata dai bambini a Quarto d'Altino: "Revisionismo storico preoccupante"

Repliche dal centrosinistra alle polemiche dei sindaci di centrodestra durante la cerimonia del 25 aprile: "Inqualificabile andarsene". Romanello (Lega): "Rimango nella mia posizione"

Chi se n'è andato, chi ha polemizzato, chi ha dichiarato sdegnato "andrò fino in fondo". La polemica di sindaci ed esponenti leghisti o di centrodestra per il "Bella ciao" cantato dagli alunni della scuola media Roncalli di Quarto d'Altino durante la cerimonia per il 25 aprile deflagra e vede la "controffensiva" degli esponenti politici di centrosinistra, "indignati per l'indignazione" del sindaco di casa, Claudio Grosso, del primo cittadino di Marcon, Matteo Romanello, e del vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin.

"Comportamento grave"

I tre mercoledì si sono scagliati contro la decisione dell'istituto scolastico "Roncalli" di Quarto d'Altino di far intonare agli alunni "Bella ciao" al posto dell'"Inno alla gioia". Secondo loro si sarebbe trattato come minimo di un cambio di programma non previsto. "Riteniamo tanto più grave questo atteggiamento quanto più questa canzone è da decenni riconosciuta come patrimonio di tutti - dichiarano i consiglieri comunali di Venezia del Partito Democratico, Giovanni Pelizzato e Monica Sambo - Quale visione della storia di questo Paese hanno quei politici che, mancando di rispetto anche ai bambini del coro, si sono allontanati dalla celebrazione? Non sappiamo davvero se l'ignoranza, in questo caso, possa essere più un'attenuante o un'aggravante. Quello che purtroppo si deve registrare è un diffuso clima di revisione, con malcelata idiosincrasia verso il fondamento più nobile della nostra democrazia. Sono - concludono - gesti plateali e inqualificabili. Chiederemo con una mozione che l’intero Consiglio comunale di Venezia stigmatizzi tali episodi".

"Strumentalizzati i bambini"

Sulla stella linea il consigliere regionale Dem, Bruno Pigozzo: "Per fare polemica politica si coinvolgono in maniera, questa sì, strumentale i bambini dando un pessimo esempio istituzionale - attacca - Trovo assurdo definire ‘una provocazione’ un canto antifascista proprio nel giorno della Liberazione, come ha fatto il primo cittadino di Quarto d'Altino, ed è grave che come 'ritorsione' sia stata fatta saltare l’inaugurazione della mostra sulla Resistenza delle donne. La storia non può essere negata".

La replica del sindaco Romanello

Parole cui controreplica uno dei protagonisti della vicenda, il primo cittadino di Marcon Matteo Romanello, che non arretra di un millimetro: "Oggi (giovedì, ndr), come anticipato, abbiamo inviato comunicazione formale che ci ritiriamo dalla cerimonia mandamentale itinerante - sottolinea - Ringraziamo per l'operato gli altri Comuni che si sono prestati fino ad adesso. Rimane un pochino di amarezza per come si è svolta la manifestazione - continua - Sono a ribadire che non ho nulla da biasimarmi, sono dispiaciuto per ciò che è successo ai bambini". Il primo cittadino ripercorre i minuti in cui è stato intonato "Bella ciao": "Il cerimoniere aveva dichiarato concluso l'evento - afferma - Anzi, aveva addirittura indicato ai presenti la possibilità di accedere al buffet. Io, per esempio, mi ero già tolto la fascia tricolore. Io credo che non sia deontologicamente corretto far cantare certe cose a bambini che non hanno ovviamente la capacità critica per capire cosa sia giusto o meno intonare".

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