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Porto offshore, la Camera approva un ordine del giorno contrario al progetto

L'atto è stato presentato da Corrado Callegari, deputato veneziano della Lega Nord, in cui si invita il governo a usare i cento milioni di euro stanziani per altre necessità della struttura

"Fuoco amico" sul porto offshore. Se già Genova aveva dichiarato guerra al progetto di porto d'altura in Adriatico proposto dal capoluogo lagunare, per la realizzazione del quale è stato approvato un emendamento alla legge di Stabilità in discussione in Parlamento per lo stanziamento di circa cento milioni di euro, il deputato veneziano della Lega Nord Corrado Callegari ha presentato alla Camera un ordine del giorno, approvato a maggioranza, in cui Montecitorio, come riporta La Nuova Venezia, impegna il governo Monti "a utilizzare le risorse destinate all’offshore anche per altre esigenze indifferibili e urgenti del Porto di Venezia, come la messa a punto della nuova conca di Malamocco (già insufficiente). Opere che se non realizzate nell’immediato comporterebbero la perdità di competitività dello scalo veneziano rispetto ad altri porti dell’Adriatico".

L'approvazione della legge di Stabilità è arrivata giovedì sera. Gli aiuti economici sono stati quindi confermati. Ora, però, il campo di battaglia si sposta al Senato. Ed è proprio a Palazzo Madama che le preoccupazioni tra chi è a favore del porto offshore aumentano. L'ordine del giorno presentato dall'onorevole del Carroccio, infatti, è stato votato anche da parlamentari del Pd e del Pdl, i partiti di cui i relatori dell'emendamento "pro Venezia" alla legge di Stabilità Renato Brunetta e Pierpaolo Baretta. Oltre alle proteste di Assoporti, ci sarà anche da combattere una battaglia di trincea anche tra gli scranni del Senato.
 

PORTO OFFSHORE: LA CRONACA

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