Primarie del Pd, nel Veneziano 18mila al voto: Zingaretti sfiora il 70%
Festeggiano i democratici per il successo dell'affluenza. Preferenze in linea con quelle nazionali
Anche a Venezia e provincia le primarie del Pd decretano Nicola Zingaretti vincitore. È lui il nuovo segretario dei democratici e già ieri sera, a spoglio in corso, erano in corso i festeggiamenti per il risultato ottenuto dal governatore del Lazio (alla fine circa il 70% dei consensi). La soddisfazione, per il Partito Democratico, è legata in particolare al buon risultato nell'affluenza, che sia a livello nazionale che in laguna è andato oltre le aspettative: sono stati 18.006, alla fine, le persone che nella giornata di domenica 3 marzo si sono recate alle urne per la scelta del candidato.
Venezia al voto
«Una giornata veramente spettacolare - ha commentato il circolo Pd di Cannaregio -. Malgrado il carnevale, le folle, le fughe fuori città dei veneziani, è evidente la voglia di partecipare». Zingaretti ha battuto gli avversari Maurizio Martina e Roberto Giachetti, i quali si sono congratulati con il vincitore non appena sono arrivati i primi risultati. Nel Veneziano, Martina ha ottenuto poco meno del 19% dei voti, Giachetti poco più del 12%. Domenica si è parlato di primarie anche per un gesto vandalico compiuto nella notte ai danni della sede del Pd di Campalto e per dei problemi di accesso che si sono verificati al seggio di Mestre centro.
I voti nei collegi
Andando a vedere i risultati territoriali: nel collegio di Venezia-Spinea hanno partecipato al voto 8.458 persone, di cui 6.060 a favore di Zingaretti; in quello che riunisce Riviera, Miranese e Chioggia i votanti sono stati 5.585, di cui 3.695 per Zingaretti; nel Veneto orientale, infine, si sono recati alle urne in 3.962 (2.590 per Zingaretti). In totale Zingaretti ha ottenuto 12.345 voti, pari al 69,06% del totale. «Alla fine hanno votato 1,8 milioni di persone - ha detto il deputato veneziano Nicola Pellicani, commentando il risultato nazionale -. È stata una giornata straordinaria di democrazia e di partecipazione che restituisce speranza e consente di guardare al futuro con più ottimismo. Mi auguro sia la volta buona per costruire un partito aperto, inclusivo, che diventi il perno per creare l'alternativa di centrosinistra».