Autonomia Venezia-Mestre, referendum il 22 ottobre? "Pronti a ricorrere al Tar"

Incompatibile con la legge istitutiva e lo statuto della Città Metropolitana. Come riportano i quotidiani locali, pare sempre più scontato, anche se non ci sono ancora conferme ufficiali, che il referendum sull'autonomia di Venezia e Mestre possa coincidere con l'election day, quello in cui, per intenderci, si svolgerà la consultazione popolare sull'autonomia del Veneto. Ma a Ca' Farsetti, con il sindaco Luigi Brugnaro in trincea contro l'eventuale referendum, sono pronti a dare battaglia.

Sembra infatti che il tema referendum sia stato affrontato giovedì sera, in una seduta a porte chiuse della Giunta comunale. In questo contesto il primo cittadino avrebbe ribadito l'eventuale intenzione di ricorrere immediatamente al Tar non appena il presidente della Regione Luca Zaia formalizzerà nero su bianco il quesito da proporre all'attenzione dei cittadini del Comune di Venezia. Un referendum che ha avuto il via libera da una maggioranza trasversale in Consiglio regionale, formata da Lega Nord e Movimento 5 Stelle, e che vede tuttora l'opposizione di Consiglio comunale e metropolitano, Governo e consulenti legali della Regione.

Si tratta ad ogni modo di un'indiscrezione, conferme ufficiali dal primo cittadino non ne sono infatti pervenute. Ciò che è certo è che Brugnaro non se ne starà con le mani in mano nel caso in cui fosse davvero fissata la fantomatica data. Nel frattempo l'assessore al Bilancio Michele Zuin ha specificato ulteriormente che una divisione tra Venezia e Mestre sarebbe altamente deleteria per l'aspetto finanziario, con Mestre che partirebbe con grosse difficoltà, e al contempo genererebbe problemi di gestione, come nel caso di Casinò e aeroporto Marco Polo.