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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Cala il sipario sulla Da Villa: fuori dalla giunta Brugnaro dopo l’espulsione dalla Lega

Firma del sindaco su richiesta del partito. "Non si poteva fare altrimenti". È la terza a lasciare l'incarico di assessore al Commercio: "Ringrazio il primo cittadino, un maestro"

Alla fine la scure del partito è stata calata e a pagarne le conseguenze è stata l'assessore Francesca Da Villa, destituita dall'incarico di assessore al Commercio del Comune di Venezia da parte del sindaco Luigi Brugnaro. La decisione è stata formalizzata giovedì dal primo cittadino, che in apertura del Consiglio comunale ha comunicato di aver firmato il decreto di revoca. Titoli di coda obbligati, dopo la decisione del Carroccio di espellere la sua esponente per la querelle riguardante il referendum sulla separazione tra Venezia e Mestre.

Il primo cittadino ha spiegato in apertura del Consiglio comunale che il provvedimento è stato adottato "su esplicita richiesta della Lega Nord, formalizzatami con una lettera a firma del segretario provinciale Sergio Vallotto nella quale mi si comunicava che Francesca Da Villa è stata espulsa dal partito. Questa decisione mi amareggia - ha aggiunto - ma non si poteva agire diversamente, dato che l'assessore era stato indicato proprio da parte della Lega Nord. Ho provato a spiegare che il lavoro fatto da Francesca in questi mesi è stato positivo e portato avanti con il chiaro obiettivo di salvaguardare gli interessi della città. A fronte però di una richiesta scritta, non ho potuto che proseguire per consolidare una maggioranza forte. Voglio comunque ringraziare ancora una volta Francesca, che ha fatto, in questi mesi, un buon lavoro".

"RINGRAZIO IL SINDACO, E' STATO UN MAESTRO" - La novità è stata comunicata alla diretta interessata giovedì mattina da Brugnaro, anche se manca ancora la notifica dell'avvenuta espulsione: "Certo, dispiace - commenta - perché stavamo portando a casa risultati. Oggi sono stati esattamente 6 mesi che sono stata nominata. Si chiude un'esperienza straordinaria. Non ho nulla contro il sindaco, che per me è stato un grande maestro. Gli sono riconoscente perché mi ha dato grande fiducia e libertà d'azione. Ho potuto manifestare me stesse e di questo gli sono molto grata. Domani - sottolinea - sarò comunque all'Happy Friday, perché ho contribuito a realizzarlo. Poi sarà quel che sarà, io non sono una persona che sta con le mani in mano". C'è anche l'altra faccia della medaglia, ossia l'espulsione dalla Lega Nord: "Aspetterò la notifica poi valuterò con chi mi sta vicino il da farsi - dichiara Da Villa - E' possibile presentare ricorso. In questi mesi ho conosciuto molte persone meritevoli e per certi versi non me l'aspettavo. Sono stata iscritta a un solo partito e l'unico ideale che ho abbracciato è quello leghista. Sono stata - conclude - una militante nel senso proprio del regolamento del Carroccio. Vedremo".

DELEGHE AD INTERIM - Per quanto riguarda l'assegnazione delle deleghe che erano di Da Villa, il sindaco Brugnaro ha annunciato: "Per il momento manterrò l'interim. Probabilmente in seguito ci sarà un rimpastino di giunta, ma sicuramente non ci sarà la nomina di un nuovo assessore". Da Villa è la terza assessora che lascia questo incarico nella giunta Brugnaro, dopo Rossana Pavan e Francesca Guzzon. Entrambe in quota Lega.

VALLOTTO: "DECISIONE INEVITABILE" - Torna il sereno intanto tra il Carroccio e il sindaco Brugnaro, che dopo poche ore ha deciso di ritirare le deleghe a Francesca Da Villa: "Abbiamo comunicato la decisione dell'espulsione alla diretta interessata e ai nostri consiglieri - spiega il segretario provinciale, Sergio Vallotto - Brugnaro è stato celere e solerte e sicuramente questo è da tenere in considerazione. Le nostre posizioni rimangono opposte per quanto riguarda il referendum, ma per il resto il nostro cammino è identico. Continueremo con i nostri consiglieri, Giusto e Tosi, a perorare gli interessi dei nostri iscritti. La Da Villa è stata espulsa per il suo comportamento da assessore e da militante. Nei prossimi giorni discuteremo con il primo cittadino anche per quanto riguarda le deleghe".

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