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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica San Marco / Ca' Farsetti, 4136

"Trattiamo, ma niente decisioni unilaterali". Il Comune: "Forse questa è la volta buona"

I sindacati tornano ad aprire all'indomani della rottura delle trattative con l'amministrazione sui progetti incentivanti. Ca' Farsetti: "Questa volta vediamo se si porta a casa l'accordo"

I sindacati tornano ad aprire all'eventualità di riallacciare le trattative con il Comune sul contratto decentrato dei dipendenti, all'indomani della rottura tra parti sociali e delegazione trattante. "Ricominciamo dalla negoziazione sui progetti incentivanti". E l'amministrazione risponde: "In 24 ore sono riusciti a dire tutto ed il contrario di tutto. Ma siamo fiduciosi".

Accordo sulla parte economica

L'apertura dei sindacati arriva nel pomeriggio di giovedì: "Confermiamo la nostra disponibilità a firmare immediatamente la distribuzione delle risorse economiche, nelle modalità regolate dalla contrattazione, come sempre avvenuto negli anni e come avviene in tutti i Comuni del nostro territorio - scrivono Fp Cgil, Cobas, Csa Ral, Diccap, Uil Fpl e Rsu in una nota unitaria, riaprendo un confronto che va avanti da mesi. "La notte trascorsa in bianco alla Carbonifera ha portato consiglio - affermano dall'amministrazione -, domani alle 15 si riunirà nuovamente il tavolo di trattativa e siamo fiduciosi che potremo arrivare alla firma dell'accordo complessivo sulla parte economica, che, definiti anche i criteri generali di distribuzione, porterà ai lavoratori oltre 5,2 milioni di euro".

'Dare certezze ai lavoratori'

Il Comune prende l'impegno di "aggiornare il contratto decentrato una volta che entrerà in vigore definitivamente il nuovo contratto nazionale, probabilmente tra un mese. Ma nell'immediato dobbiamo dare certezze ai lavoratori, con la destinazione del fondo, e al contempo, garantendo lo svolgimento di servizi ritenuti prioritari per cittadini e imprese. A Roma hanno firmato un nuovo contratto dopo un'attesa quasi decennale: riusciremo a fare lo stesso anche a Venezia? Per noi la risposta è sì".

'Stringere i tempi rispettando corrette relazioni industriali"

"Organizzazioni sindacali e Rsu - scrivono Fp Cgil, Cobas, Csa Ral, Diccap, Uil Fpl e Rsu - hanno sempre messo al centro delle discussioni il merito per raggiungere un accordo. Hanno accettato la pregiudiziale dell’amministrazione di sospendere la discussione sull’impianto normativo e introdurre la contrattazione sulla distribuzione della parte economica - fanno eco le parti sociali, e precisano -. Confermiamo allo stesso modo di voler definire un calendario condiviso che porti ad un accordo complessivo entro e non oltre la metà di marzo - ma, avvertono -, risulta evidente che se invece la delegazione trattante di parte pubblica conferma la propria pregiudiziale in merito ai criteri di definizione dei progetti incentivanti, anziché attivare la contrattazione prevista, sceglie unilateralmente di inserire un elemento di contenzioso che non può che confermare la nostra indisponibilità e quindi la rottura delle trattative".

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