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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Orsoni risponde al console di Francia: "Le critiche? Sfogo di un nullafacente"

Gérard-Julien Salvy aveva pesantemente attaccato la gestione e la manutenzione di Venezia. Il primo cittadino: "Credo sia poco informato sulle sue problematiche, meglio che pensi ad altro"

Dopo "l'attacco frontale" del console onorario di Francia Gérard-Julien Salvy perpetrato ieri in una conferenza all'Istituto Veneto di scienze e Arti con affermazioni critiche sulla gestione artistica e culturale della città, secondo cui la zona di Rialto sarebbe ormai diventata un "suk" e si incoraggi una forma di turismo "barbaro", la controffensiva di Ca' Farsetti non si è fatta attendere.

Il sindaco Giorgio Orsoni, dopo aver già commentato che sono "non veneziani a parlare" che non presentano alcun progetto alternativo per il centro storico lagunare, quest'oggi è tornato sull'argomento: "Mi sembra che ci sia modo e modo di fare le cose - ha dichiarato ai cronisti - mi sembra che Italia Nostra (che ha annunciato ricorso al Tar per la cessione al Tar di Ca' Corner, ndr) abbia presentato dei problemi che aveva posto a suo tempo. Ma ho l'impressione che abbia cominciato a prendere un po' piu' coscienza della situazione, e abbia usato toni meno veementi. Sono invece francamente esterrefatto del modo di esternare di un cosidetto diplomatico che ha ben poca diplomazia in questo caso".

Il destinatario di questa frase è sottinteso dal primo cittadino, ma è chiaro a tutti: "Credo sia poco informato - continua Orsoni - e conosca poco questa città. Non ne conosce le difficoltà di gestione e di provviste finanziarie. Tutti sanno che il progetto del restauro del ponte del Rialto si era fermato perché mancava il regolamento dei beni culturali, che è uscito pochi giorni fa. E già oggi siamo stati pronti a lanciare questo progetto. Le critiche di questo signore vanno rispedite al mittente. Forse è meglio che pensi ad altro - conclude il primo cittadino - e non ai problemi di Venezia. Io penso sia soltanto lo sfogo di qualche signore nullafacente".

A questo fuoco di fila si accoda l'assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni: "Le critiche - ha dichiarato - se costruttive sono bene accette. Tutti sono capaci di prendersi i titoloni sui giornali, ma piuttosto vengano qui a lavorare insieme, se hanno davvero interesse e amore per la città. Leggere parole come 'ma chi vuoi che finanzi il restauro del ponte di Rialto?' mi sembrano dichiarazioni non certo provenienti da chi ama Venezia".

Il console Gérard-Julien Salvy ieri aveva messo nel mirino i lavori "troppo lenti" in piazza San Marco e i progetti di restauro o di salvaguardia che partono per poi stopparsi inesorabilmente. "Manca un progetto per la città - aveva dichiarato - non c'è sviluppo globale". La sua invettiva non aveva risparmiato i flussi turistici: "Questo turismo è una barbarie - ha dichiarato - Gli amministratori e gli operatori della città sono istrioni del nulla e il Carnevale è come l'Oktoberfest di Monaco".

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