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Ballottaggio primarie Pd, a Venezia stravince Bersani con il 66%

In tutta la provincia 120 seggi aperti in 44 comuni. Solo nove elettori registrati in più del primo turno e quasi un migliaio di bocciati alla registrazione. Renzi meglio nel Veneto Orientale

 

Sono arrivati i primi voti del ballottaggio per le primarie del centrosinistra. Al termine dello scrutinio dei 120 seggi a Venezia e provincia il segretario del Pd supera quota 66%, mentre il sindaco di Firenze poco sotto il 34%. A Venezia e Mira, storiche roccaforti della sinistra, stravince il segretario Bersani. Matteo Renzi si difende solamente nel Veneto Orientale, in particolare a San Donà e Fossalta di Piave.
 
 

 

Sono nove elettori in più e un piccolo esercito di "bocciati", 977, gli elettori pronti per il ballottaggio del candidato del centrosinistra. Altri sedici sono stati "sotto esame" fino all'ultimo momento.  La sfida Renzi-Bersani si gioca anche a Venezia dove i seggi disponibili sono 120 seggi dislocati in 44 comuni. Come per il turno passato, ad accogliere i 30mila elettori saranno oltre un migliaio di volontari che spiegheranno direttamente le regole per il voto, che, per questo secondo turno, sono più selettive.

TUTTI I SEGGI DOVE VOTARE A VENEZIA E PROVINCIA

Per votare, è necessario aver sottoscritto al primo turno l'appello "Italia Bene Comune" e essersi iscritti all'albo degli elettori. Oltre al certificato di elettore del centrosinistra, serve un documento valido e la tessera elettorale. Si può votare solo un candidato. Chi non si è registrato al primo turno deve portare il documento di identità, la tessera elettorale e la stampa dell'email di conferma di ammissione al voto ricevuta dal coordinamento provinciale. Predisposti 9mila seggi, accanto ad altrettanti uffici elettorali. Si vota nel seggio collegato alla propria sezione elettorale, che si può trovare sul sito "Italia Bene Comune". Saranno sostanzialmente gli stessi elettori di una settimana fa, quando tre milioni di cittadini hanno scelto tra i cinque candidati in queste primarie. E hanno dato il 44,9% delle loro preferenze al segretario del Pd, il 35,5% al sindaco di Firenze.

 

Al ballottaggio, in tutta Italia, gli aventi diritto al voto sono infatti pochi di più: ai tre milioni che già dispongono del certificato elettorale ritirato al primo turno si potranno aggiungere solo i 7094 elettori "giustificati" tra i centomila circa che hanno fatto domanda per potersi iscrivere in ritardo. E' stato, questo della possibilità di aggiungersi agli elettori, uno dei temi di maggior polemica della settimana appena conclusa. Polemica che però ieri Renzi ha risollevato per poi smussarla definitivamente: "I dati delle domande accolte per votare al ballottaggio si commentano da soli - ha commentato il sindaco. Ma chiedo alla gente di andare ai seggi con tranquillità e serenità. Chiudiamo la partita col sorriso".

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