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Il Pd alza la voce dopo le vittorie di Mira e Mirano: "Alternativa credibile a Brugnaro"

Il segretario metropolitano Scattolin: "Il futuro di Venezia cruciale, la città ora immobile. Dialogare con il territorio con spirito di servizio, ma no agli errori della vecchia Unione"

"Il Pd in Veneto deve proseguire nel dialogo con il territorio per diventare un'alternativa al populismo della Lega e del Movimento 5 stelle ma anche alla politica priva di contenuti di Brugnaro. Abbiamo alcuni modelli come il sindaco Giordani, ma anche come il sindaco Pavanello: due esempi diversi, uno proveniente dalla società civile, impegnato da cittadino per dare una nuova speranza a una grande città come Padova dopo il fallimento del leghismo più brutto degli ultimi vent'anni, e Maria Rosa Pavanello, che ha vinto a Mirano dopo 5 anni di buon governo, esponente di un Pd competente, coerente, in grado di essere punto di riferimento e guida". 

Queste le parole del segretario metropolitano del Partito Democratico, Gigliola Scattolin, a una settimana dai ballottaggi che nel Veneziano hanno visto il centrosinistra (a differenza di molte altre sfide nel Belpaese) vincere a Mirano e Mira. "Dobbiamo affrontare alcune questioni cruciali, prima tra tutte la sorte di Venezia - continua Scattolin - Una città con enormi potenziali, ora immobile e senza un futuro. Una città che nonostante le promesse degli ultimi anni non esce dal guado dei problemi che la attanagliano da anni. Non parlo solo del porto, tema su cui è impegnato il governo, ma dei servizi ai cittadini, della vivibilità. Dobbiamo ripartire da qui".

Le parole del Pd arrivano a pochi giorni dall'annuncio del primo cittadino sull'intenzione di ripresentarsi in campagna elettorale tra 3 anni: "Perché Brugnaro oltre a promettere non è riuscito a fare nulla per rilanciare Venezia - conclude il segretario Dem - come tutta la Città Metropolitana ancora priva di un piano di rilancio condiviso con tutti gli interessati. Ma questo è solo un esempio: il Pd deve ritrovare in Veneto lo spirito di servizio che ha riscoperto nel Veneziano, per evitare gli errori esiziali visti in alcune città. Per questo nel dialogo aperto con tutti, bisogna stare attenti a non ricadere in vecchi errori. Qui non si tratta di rifare l'unione di Prodi per accordare le anime irrequiete della sinistra, qui bisogna tornare a parlare con il territorio, con i cittadini e i lavoratori, ma anche dare agli industrali degli interlocutori politici credibili, in grado di rappresentarli a Roma".
 

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