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"Niente soldi? Allora manifestiamo Questa città non si arrenderà mai"

Il sindaco Brugnaro ha presentato il rapporto sui costi extra da sostenere per Ca' Farsetti: "Ci spettano 41 milioni l'anno in più, è un nostro diritto"

"Risorse per Porto Marghera, niente. Ztl pedonale, niente. Poteri del Magistrato alle Acque, niente. Venezia è capitale del mondo, ma a loro non interessa. Se continua così gliela mettiamo a ferro e fuoco, presenteremo il conto. Questa è una città che non si arrenderà mai". Non si può dire che il sindaco Luigi Brugnaro sia stato poco chiaro nello spiegare la situazione in cui versano le casse comunali, soprattutto alla luce della legge di Stabilità recentemente  approvata dal Parlamento. Tra articoli ed emendamenti la specificità di Venezia, con i suoi costi di manutenzione e di gestione supplementari, al titolare di Ca' Farsetti pare essere stata praticamente ignorata. Lasciando "solo" 65 milioni di euro di rifinanziamento della Legge Speciale per i prossimi sei anni. Tradotto: solo briciole. Quando gli extra-costi "ordinari" per garantire servizi e vivilità in laguna sarebbero di 41 milioni di euro all'anno. "Come fanno a non accorgersi che questa è una città speciale - ha attaccato il sindaco Brugnaro martedì mattina - Ci hanno messo il nodo scorsoio attorno al collo. E' uno scandalo. Se continua così dovremo mobilitarci, faremo una grande mobilitazione silenziosa e superpartes, perché tutto ricadrà sui nostri bambini. Che ora non possono votare". Il tutto a fronte di tagli definiti "praticamente lineari" ai trasferimenti statali che, senza contare le penalizzazioni derivanti dagli sforamenti dei Patti di stabilità, avrebbero raggiunto il 77% dal 2010 a oggi. In termini assoluti si parla di 74 milioni di euro. Che non ci sono più.

I COSTI EXTRA - Lavoro, rifiuti, bonifiche, verde pubblico. Ma anche scuola, trasporti, disabili. Tutto a Venezia vive in simbiosi con l'acqua. Ma garantire una qualità della vita paragonabile alle altre realtà italiane in questo modo costa di più. E' il senso dello studio che Ca' Farsetti ha consegnato ufficialmente al Governo (in due occasioni), ma da cui ancora, a dire di Brugnaro, non ha avuto risposta. La presentazione martedì mattina a Ca' Farsetti: raccolta porta a porta dei rifiuti e spazzamento a mano di piazza San Marco, secondo il rapporto affidato all'ufficio studi Sintesi, costerebbe 30 milioni di euro all'anno in più rispetto alle altre città. La lista di costi "ordinari ma straordinari" è lunga: cimiteri comunali 2 milioni di euro, depuratori 600mila euro, verde pubblico 600mila euro, Centro maree e posa delle passerelle 1,2 milioni di euro, illuminazione pubblica (molto più capillare e "difficile" che in terraferma) 1 milione di euro, ristorazione scolastica (con la "rottura di carico" a piazzale Roma per il trasporto quotidiano) 300 mila euro, trasporto disabili 1,2 milioni di euro, manutenzione ordinaria dei canali e dei palazzi (edilizia +30%, impiantistica +20%, viabilità +80% rispetto alla terraferma) 4,1 milioni di euro. Totale di costi annui che Venezia deve sobbarcarsi e il resto dei Comuni italiani no: 41 milioni di euro. Che secondo il sindaco Brugnaro non sono una "richiesta", bensì un "diritto". "Il buco che questo Comune aveva con le partecipate era di 800 milioni di euro - ha dichiarato Brugnaro - E' l'eredità che ci hanno lasciato gli ultimi vent'anni. Una città depredata di risorse. Nella Finanziaria sono riusciti a trovare 12 milioni di euro per il casino di Campione d'Italia, noi siamo stati costretti a finanziare la nostra casa da gioco con 5 milioni e 600mila euro.  Sono soldi tolti ai servizi dei cittadini: due pesi e due misure. Se c'era la disponibilità per il casinò di Campione, non vedo perché non fare almeno altrettanto per Venezia".

Costi "extra": lo studio che li mette nero su bianco

ATTACCO AL GOVERNO, FRANCESCHINI NEL MIRINO - L'attacco è diretto dritto al governo, dopo che il premier Matteo Renzi a San Giobbe aveva promesso che "avrebbe fatto la sua parte per Venezia". "Per ora noi non abbiamo visto nulla - attacca il titolare di Ca' Farsetti - tasse, trasporti, tariffe. Rimodulazioni e risparmi. Tutto è stato aumentato o tagliato. Ma senza quello che ci spetta da Roma non ce la possiamo fare. Dov'è il ministro della Cultura quando serve? C'è San Marco che anche dopo il Mose andrà sotto. Ci sono monumenti che rischiano il degrado. Chi l'ha mai visto? Poi ci chiede le opere da portare in giro per il mondo. Non gli daremo nulla finché non viene qui. Lui ha l'aereo di Stato, quindi non sarò certo io ad andare a Roma. L'unico che ci ha aiutato è il ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha messo a disposizione un centinaio di uomini per la sicurezza".

I PROBLEMI DA RISOLVERE - I nodi, secondo il sindaco, stanno arrivando però sempre più al pettine: c'è la partita della gestione del Mose in ballo, ci sono le bonifiche di Porto Marghera (servono per attrarre investimenti e quindi posti di lavoro), ci sono i flussi turistici da gestire ("ma non ci hanno dato strumenti legislativi per poterla introdurre, e nemmeno hanno inserito un aggravamento delle sanzioni per chi non registra gli ospiti nelle strutture della città. Non costava loro nulla"), ci sono i palazzi che si sbriciolano e i canali da manutentare. "Non è questione di incapacità - conclude il sindaco - nella Legge di Stabilità hanno distribuito milioni a tutti. Ora tocca a noi. Voglio sperare che adesso si convochi un Comitatone e che si possa recuperare. La porta è aperta, perché qui vivono cittadini con la C maiuscola. Esattamente come a Palermo, Napoli o a Roma".

GRANDI NAVI: "DAL 3 NOVEMBRE NON SAPPIAMO PIU' NULLA" - "Il 3 novembre, abbiamo trasmesso ufficialmente a Roma, con tutti i crismi, il nuovo percorso per le navi da crociera in Laguna: perché, da allora, quando sembrava che tutto stesse crollando, non c'è più nessuna urgenza, né si vedono più manifestazioni?". La domanda è del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. "Piaccia o no - ha proseguito - questa soluzione mette d'accordo tutti, a partire da Comune e Autorita' portuale. Chiediamo allora a tutti, al presidente del Consiglio come ai ministri di Cultura e Ambiente e al ministro Delrio: ci volete dare una risposta? Perché noi vogliamo continuare a difendere la nautica e la città continuerà a difendersi da sola, essendo la più resiliente del mondo".

SMOG E AMBIENTE: "ARMI SPUNTATE" - In giornate di grande dibattito per lo smog, Brugnaro, che è sindaco anche della Città metropolitana si ritrova con le armi spuntate. "Ho chiesto a Roma, senza avere risposte, di avere poteri sull'ambiente, visto che non posso fare ordinanze metropolitane - denuncia - Se mi chiedete se ritengo che sia giusto bloccare il traffico, personalmente, ritengo che, al livello che si è raggiunto, sia completamente inutile; ma, nell'assemblea metropolitana, avevamo votato tutti di effettuare ulteriori manovre, se la situazione fosse peggiorata: cosa che, allo stato delle cose, non possiamo fare. Intervenire su singoli luoghi - conclude Brugnaro - non serve a nulla: bloccare il traffico in piccoli comuni crea solo disagi ai cittadini ed è utile esclusivamente ai politici per lavarsi le coscienze".

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