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Brugnaro ai sindaci: «Serve positività. La paura non può bloccare»

Incontro in Città Metropolitana sull'emergenza coronavirus. Molta preoccupazione per i servizi, le attività, il lavoro. «Poca coordinazione». Fp Cgil: «Lui il primo a creare incertezza. Ora dà lezioni di vita»

Messaggio chiaro quello del sindaco Luigi Brugnaro che ha incontrato oggi, 4 marzo, i primi cittadini dei Comuni della città metropolitana di Venezia per il coronavirus. «La paura non deve bloccare. Non ci siamo arresi a fermare i servizi pubblici, devono restare attivi. La macchina non va fermata. Pur restando dentro tutte le norme igienico sanitarie e le ulteriori disposizioni, faccio appello a utilizzare il buon senso. E se tra di noi riusciamo ad avere un coordinamento continuo su trasporti, misure igieniche, servizi, e riusciamo a dare una sensazione di tenuta sul territorio, vinceremo la guerra». Brugnaro ha fatto gli esempi del casinò, che riapre da venerdì, e del salone nautico, che è confermato nelle date dal 3 al 7 giugno.

L'incertezza che attanaglia il turismo in questo momento fa presagire una stagione, ormai alle porte, dalle conseguenze catastrofiche. Gli stagionali non vengono chiamati, non ci sono prenotazioni, dicono i sindaci. «La paura per noi è quella economica. Siamo in guerra», dice il sindaco di Cavallino Roberta Nesto. Mentre il primo cittadino di Jesolo Valerio Zoggia se la prende con l'assessore regionale al Turismo Federico Caner: «Raccomanda di continuare ad applicare la tassa di soggiorno per dimostrare che visitatori e turisti sono presenti. Ma a chi dovremmo applicarla dal momento che non c'è nessuno?», si chiede.

Molte preoccupazioni sono legate all'emergenza sanitaria, al ruolo e al coordinamento dei volontari della protezione civile nei Comuni «Siamo tenuti a convocare il Coc (centri operativi comunali) - dice il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro - Per il caso positivo nel Comune sono stato costretto a chiedere spiegazioni all'Ulss3». C'è anche la gestione degli uffici e degli edifici pubblici. «Disposizioni non semplici quelle ricevute», spiega il sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore, che riporta la sua esperienza di contingentamento per il rilascio di certificati e documenti. «Solo un utente alla volta». Un'idea che piace a Brugnaro. «I servizi pubblici devono assolutamente continuare. Non c'è nessun motivo per sottrarsi. Nel rapporto con il pubblico si fa attenzione a non fare assembramenti. Se uno deve fare il certificato di residenza, aspetta un attimo. L'importante è il messaggio che si dà, perché se comincia qualcuno a dire io sto a casa, perché ho paura e ho diritto, allora hanno diritto anche l'autista dell'autobus, il conducente dell'ambulanza e altri. Cominciamo allora con le precettazioni - dice - Non c'è nessun motivo logico. Solo paura. E allora uno che ha paura non è adatto a stare nel pubblico. Dobbiamo dare l'esempio, essere presenti e seri sulle cose», afferma.

La reazione arriva poco dopo. «Brugnaro dà lezioni di vita. Dice che devono essere veicolati messaggi seri, che non bisogna avere paura. Quando è stato lui il primo ad alimentarla - dice Daniele Giordano della Funzione Pubblica Cgil -. Ha fatto consegnare, nel primo giorno dell'emergenza, mascherine a tutti gli agenti della polizia locale, quando non andavano date, e contrariamente a quanto prescritto dalle autorità sanitarie. Per poi impartire l'ordine opposto il giorno successivo. Un atteggiamento contraddittorio che non ha certo rassicurato ». Le tesi di laurea, nei giorni scorsi, spiega Giordano, sono state discusse via Skype. L'università ha veicolato un messaggio di civiltà e impegno in prima linea per la sicurezza. «Il sindaco Brugnaro invece sul telelavoro cosa fa? Non lo concede, neppure laddove possibile e opportuno: vedi le partecipate e la Fondazione Musei civici. E che dire - continua il segretario della categoria - delle maestre a scuola con gli alunni a casa? Che senso ha? - Si chiede il sindacalista e conclude - Non ho mai sentito il sindaco ringraziare neanche una volta dipendenti pubblici e lavoratori della sanità per l'impegno e lo sforzo in prima linea senza sosta. In questi giorni di emergenza non ho mai attaccato. Ma ora dico: non si vadano a dare lezioni di vita. Perché la paura è un sentimento naturale e ci possono essere delle condizioni particolari. Un primo cittadino non deve permettersi di giudicare se qualcuno è adeguato o inadeguato a stare nel pubblico. Dovrebbe rassicurare e dire ai cittadini che le istituzioni stanno facendo il possibile per gestire questa difficile situazione».

«Comprendiamo le difficoltà. È già difficile in tempi normali, figuriamoci in emergenza - conclude il prefetto Vittorio Zappalorto - Ma l'appello è quello di mantenere un minimo vitale dappertutto, e non chiedere chiusure. Ok le scuole, ma tutto il resto deve funzionare». Si parla della costituzione di una specie di cabina di regia e della possibilità per i sindaci di partecipare alle riunioni settimanali che il sindaco Brugnaro convoca per gli operatori economici. «Mi prendo l'impegno di raccogliere richieste e istanze provenienti dai territori, cui darà una risposta la prefettura, o nei casi più complessi, il governo nazionale, attraverso la Regione. Serve uno shock economico positivo, sbloccare cantieri, avviare lavori. Ora non ci possono essere No. Diamo messaggi positivi. Ricominciamo a mangiare italiano. A comprare italiano. Certe filiere si sono accorciate: può essere un vantaggio per imprese locali, artigianali e industriali. Forse è il momento di rivedere la programmazione economica territoriale. Indichiamo i settori straordinari per l'Italia, come l'acciaio. Facciamo navi. E ci sia attenzione anche ai liberi professionisti, le partite iva, i padroncini. Dobbiamo dire che a Venezia offriremo ancora di più». Spostata la apertura della Biennale a fine agosto. Confermato il Salone nautico all’Arsenale dal 3 al 7 giugno. Le sale del Casinò riapriranno venerdì prossimo 6 marzo: «Abbiamo convenuto con i sindacati su questa opportunità», ha detto Brugnaro.

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