In attesa del "Patto per Venezia", la Camera approva 5 milioni di euro per la laguna

Ore potenzialmente cruciali per il futuro di Venezia. Non solo perché il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sabato mattina firmerà il "patto per Venezia", con cui ci si aspetta un rifinanziamento della Legge speciale e ossigeno per le casse di Ca' Farsetti, alle prese con grossi problemi di manutenzione ordinaria in centro storico, ma anche perché la partita si sta giocando pure a Roma. In Parlamento. Lì in questi giorni si sta approvando la legge di Bilancio, e proprio venerdì pomeriggio, a poche ore dall'arrivo del premier a Mestre per il suo comizio al Teatro Corso per il "sì" al referendum costituzionale, l'assemblea di Montecitorio ha approvato uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2017 per la città di Venezia (era già stato annunciato di recente), e un contributo di 250mila euro per 3 anni per l'Unesco di Venezia. 

Le risorse si aggiungono a quelle stanziate giovedì in conferenza Stato-Enti locali per la zona dell'Arsenale e per Forte Marghera: si tratta di 15 milioni di euro circa, 7,8 che finiranno in laguna, altri 7 invece andranno per il recupero dell'ex compendio militare in terraferma. In più in ballo pare ci sia almeno parte della somma necessaria per le bonifiche di Porto Marghera, che è molto ingente. Nell'ordine di 180 milioni di euro. Ora la palla passa al Senato.

"Sono tutti segnali importanti dell'attenzione del governo per Venezia che servono non solo a valorizzare luoghi simbolo della nostra città, ma anche a rimettere al centro della riflessione pubblica l’unicità della laguna e del suo territorio  - ha commentato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta - A queste buone notizie si aggiunge quella del raddoppio dei contributi, da 25 a 50 milioni, per le scuole paritarie materne. Si tratta di una misura strategica per le famiglie venete, poiché nella nostra regione questi istituti rappresentano l’80% dell’offerta scolastica primaria".