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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Telelavoro per i dipendenti del Comune, presentata un'interrogazione

I consiglieri firmatari chiedono al sindaco di avviare al più presto il lavoro agile, o smart working, in caso di lavoratori con patologie gravi, immunodepressi oppure di lavoratrici in gravidanza

Un'interrogazione per sapere se, «il sindaco del Comune Venezia intenda avviare al più presto il lavoro agile, o smart working, e se intenda garantire ai lavoratori che hanno gravi patologie, risultano immunodepressi oppure sono donne in stato di gravidanza, di poter accedere a questi strumenti», è stata depositata oggi a firma dei consiglieri Monica Sambo, Emanuele Rosteghin, Bruno Lazzaro, Nicola Pellicani, Rocco Fiano e Giovanni Pelizzato.

Il telelavoro, smart working o lavoro agile è tornato alla ribalta con l'emergenza coronavirus. Riuscire a compiere pratiche anche delicate a distanza è una sfida che molte aziende, scuole e università, hanno colto in questi giorni. Di telelavoro nel settore pubblico veneziano avevano parlato la consigliera comunale Elena La Rocca e il sindacato Diccap. «Il telelavoro, nel settore pubblico ma anche nel privato, porta a una riduzione del traffico urbano, alimenta il benessere dei cittadini, aiuta a conciliare vita lavorativa e famigliare. Gli strumenti ci sono già - scriveva La Rocca - basta applicare la legislazione nazionale. Chi si oppone ha un'idea del lavoro vecchia e superata».

Sul telelavoro si è espresso mercoledì, riguardo ai lavoratori pubblici del Comune, Daniele Giordano segretario della Funzione Pubblica della Cgil, contrastando quella che ha definito una chiusura dell'Amministrazione in merito, che non avrebbe concesso lo smart working neppure laddove praticabile, «in certi ambiti delle partecipate o in alcuni settori dei Musei Civici», ha affermato la sigla Cgil rappresentativa dei dipendenti comunali. 

«Ieri il sindaco ha chiesto ai lavoratori di essere seri e di non esimersi dal lavoro. La serietà noi la chiediamo al primo cittadino e all’Amministrazione (tralasciando ogni ulteriore commento sull'utilizzo di video e social di questi giorni, che non riteniamo rispettosi della situazione) - scrive Monica Sambo -. Per questo sollecitiamo di ottemperare ai decreti e alle circolari ministeriali che indicano quale strumento quello del lavoro agile per venire incontro ai lavoratori nella gestione del periodo emergenziale. Sarebbe peraltro un'ottima modalità - spiega la capogruppo - per aiutare quelle famiglie che in questo momento si trovano in difficoltà, data la chiusura delle scuole almeno fino al 15 marzo».

In una fase delicata, come quella che stiamo vivendo - interviene nel dibattito il presidente della Municipalità di Chirignago-Zelarino, Gianluca Trabucco -. personale sanitario, uomini e donne delle forze dell'ordine e della protezione civile, dipendenti del Comune di Venezia e degli enti locali stanno dando tutti grande prova di serietà e dedizione per rispondere ai bisogni della popolazione. Chiediamo all'attuale sindaco di attivare tutte le procedure per mettere in pratica, nel prossimo mese, lo strumento del lavoro agile per quelle funzioni per cui è possibile svolgere attività a distanza».

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