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Trasporti pubblici e disegno della città: «Mestre degli imprenditori»

Pd a spada tratta contro le politiche dell'amministrazione su servizi, aree e ambiti pubblici strategici per il benessere presente e futuro di laguna e terraferma. Nel mirino anche l'inquinamento

Elezioni amministrative alle porte, il Partito Democratico riflette sull'assetto presente e futuro della città, in laguna e terraferma. Nel mirino la gestione delle cose pubbliche: trasporti, immobili, terreni e parchi. E c'è anche il problema dei valori elevati di inquinanti nell'aria, complice il clima secco e l'assenza di precipitazioni.

La gronda e le funzioni pubbliche

Di gronda lagunare parla il presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Giovanni Andrea Martini. «Si ribalta tutta l’area, da Tessera a Fusina passando per San Giuliano e tutte le sue sponde, concepite come luoghi di investimento, dove al canal Salso è affidata la funzione commerciale, ai Pili il destino di centro di spettacolo sportivo, e alle aree retrostanti, fino alla stazione di Mestre, funzioni ricettive e commerciali. Nessun respiro paesaggistico della laguna, chiamata a connettere le due città, di terra e di acqua, e a offrire ai cittadini uno spazio sociale attrezzato per il tempo libero». A volte neppure per le funzioni indispensabili, se perfino i marciapiedi destinati al transito dei pedoni nell'area della stazione di Mestre, risultano riservati, in certi orari, alla funzione di fermata per l'imbarco e lo sbarco di passeggeri di autobus privati. O se, con la trasformazione di via Ca' Marcello a zona di alberghi e ostelli, un altro tratto per la sosta pubblica e il parcheggio è stato cancellato, esponendo pendolari, utenti di mezzi pubblici e cittadini, che devono fermarsi temporaneamente in zona o fruire del treno o degli autobus, a notevoli disagi o al pagamento di parcheggi privati, come si trattasse indiscriminatamente di utilizzo ai fini turistici e di tempo libero. «Il problema è che prima si lascia fare (come in via Ca' Marcello) e solo dopo si pensa a come gestire, ad esempio viabilità e trasporto pubblico. Dovrebbe avvenire il contrario: prima si pianifica e poi si vede cosa è possibile fare», sottolinea il segretario veneziano del Pd, Giorgio Dodi.

I trasporti

Di mezzi pubblici parlano Maurizio Mandricardo, delegato a Mobilità Sostenibile, Trasporti e Infrastrutture del Pd i consiglieri comunali Monica Sambo e Emanuele Rosteghin, del Pd. «Già con il bilancio del 2014 la società Avm era in utile - scrivono - Oggi il risultato di gestione continua ad essere in attivo spinto da una presenza di turisti praticamente incessante. Perché i nostri autobus sono sovraccarichi, soprattutto nelle ore di utilizzo da parte dei pendolari la mattina e la sera? Serve comprendere perché non ci sia un servizio funzionale per le isole, che affronti i disagi legati alla oggettiva difficoltà e impossibilità di utilizzare mezzi privati. È inaccettabile limitarsi a dire dopo 5 anni che non è possibile aumentare il numero di autobus o vaporetti perché è congestionato. Serve una nuova idea di servizio pubblico. Da sempre ci battiamo per la definizione di nuovi terminal, in particolare ai piedi del ponte della Libertà, vicino al Ponte Solesin, a San Basilio e Tessera, per collegare al meglio la laguna nord e per decongestionare il traffico acqueo sul canal Grande. Ma anche affinché sia valorizzato il ruolo del tram in un disegno complessivo e coerente di trasporto e collegamento costante. La risposta di questi anni è stata insufficiente e improvvisata, limitandosi ad aumentare le corse bis nei giorni di maggior afflusso in città», concludono. 

Inquinamento

L'annuncio di un sit in contro l'inquinamento dell'aria arriva dal gruppo Quartieri in Movimento. «Visto il perdurare di una intollerabile situazione del valore delle polveri sottili nella nostra regione in generale, e nel nostro Comune - scrive - alle 11.30 di mercoledì 15 gennaio ci sarà un flash mob al Sisp, il servizio igiene e sanità pubblica in piazzale San Lorenzo Giustiniani 11 a Mestre. Le continue richieste di comitati e medici alla Regione Veneto e al Comune di Venezia di attuare politiche di contenimento delle polveri attraverso un miglioramento delle condizioni di accessibilità alla mobilità pubblica e riconversione ecologica delle maggiori fonti di inquinamento, locale, aeroportuale e marittimo, sono state ignorate. Ulss3 e Regione mettano in campo - chiede il gruppo - una campagna di monitoraggio della salute quanto prima, attraverso una indagine epidemiologica su tutta la popolazione».

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