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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Dorsoduro / Sestiere Dorsoduro, 1243

Tronchetto: ideale piattaforma logistica per approvvigionamenti di Venezia e area scambio merci

Sono anni che la politica non delibera soluzioni concrete per porre fine al fallimento delle scelte logistiche-strategiche in Città, in particolare quelle inerenti all'organizzazione e gestione dei rifornimenti dei beni di consumo locali (ad esempio la difficoltà del Comune nell'individuare punti di scambio idonei per i trasportatori acquei di Punta San Giuliano, oppure spazi logistici più validi da destinare ai Mercati Generali; mentre prevalgono ignavia e vili interessi di bottega, consegnando alla cittadinanza veneziana micro-infrastrutture da quarto mondo come ad esempio il nostro precario mercato ittico e ortofrutticolo).

 

Premesso l'assunto, è evidente la necessità logistica di concentrare "Fonteghi & Trasporti", in un'unica area specifica, loro dedicata. Spazi, dove i commercianti veneziani, ma anche grandi consumatori dove: ospedali, attività aeroportuali, mense studentesche, ecc., siano posti in condizione di raggiungerli rapidamente, comodamente, e con qualsiasi tempo. Dove la via di terra possa incontrarsi con quella acquea; dove le merci in transito nelle banchine, protette da tettoie, possano facilmente e rapidamente scambiare vettore (gomma - acqua) e viceversa.

 

La nostra proposta consiste nel delocalizzare il terminal turistico del Tronchetto a Fusina, compresa l'area commerciale, la sede ACTV, il molo del ferryboat e destinando l'attuale garage all'utenza veneziana. Così facendo, potremmo sottrarre buona parte del traffico turistico dal ponte translagunare, compensandolo con quello commerciale destinato a tale riconversione. L'area del Tronchetto così liberata, potrebbe finalmente, essere dedicata esclusivamente, quale formidabile polmone economico per i consumi della Città metropolitana e nell'ipotesi che tale spazio fosse insufficiente, perché no, potremmo aumentarlo del necessario (Venezia storicamente ha sempre proceduto in questo modo, particolarmente se l'operazione significava vantaggio e risparmio per la saggia Repubblica).

 

Creeremmo una gigantesca piattaforma logistica multi-settoriale: dai mercati generali Ittico e Ortofrutticolo e carne già macellata, alla florovivaistica. Non potrebbe mancare un magazzino del freddo e un grande deposito centralizzato unitario, custodito per le merci in transito. Sarebbe inoltre necessario attivare un'area per insediare un polo grossisti (come Padova o Bologna) e non solo, prevedere aree e banchine specialistiche come, ad esempio, quella per il materiale edile (lo imporrebbero le continue e necessarie opere di manutenzione della Città d'acqua). Chiave di volta del progetto, una soluzione innovativa per la movimentazione unitaria delle merci in questa piattaforma, potrebbe essere quella di una società consortile (auspicabile in questo caso l'unione tra operatori economici del settore e le aziende di trasporto acqueo) in grado, per gli utilizzatori finali, di ottimizzarne le ordinazioni, ottenendo un'unica consegna.

 

Tutto questo potrebbe significare per le attività commerciali veneziane considerevoli risparmi, vista la vicinanza della piattaforma e la rapidità della consegna (oggi i trasporti sono frazionati con costi molto elevati), e non solo, il consumatore finale otterrebbe rifornimenti "just in time" (con la conseguente riduzione dello stock merci destinato a magazzino). La gestione unificata delle consegne, consentirebbe una distribuzione pianificata delle merci nella Città d'acqua che, organizzata per aree omogenee, determinerebbe una notevole riduzione del traffico acqueo sottraendo alla Città d'acqua, notevole inquinamento e soprattutto moto ondoso.

 

 

ultimiverrivenexiani@gmail.com

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