Borletti Buitoni sul turismo imperante: "Di sicuro verranno inseriti limiti a Venezia"

"Sicuramente prima o poi si arriverà a un contingentamento dei turisti a Venezia, poi si vedrà come e in che modo. Ma si potrebbe intervenire anche attraverso la promozione dentro Venezia di itinerari diversi, zone bellissime e assolutamente vuote". A dichiararlo venerdì mattina è stato il sottosegretario del ministero per i Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni, parlando a Padova a margine dell'inaugurazione della settima edizione del World Tourism Expo. Del resto che ci sia un problema in fatto di flussi turistici nel capoluogo lagunare è sotto gli occhi di tutti. Tanto più che, secondo il report sul turismo 2016 presentato giovedì dal Comune, le presenze turistiche in laguna hanno superato la soglia dei 10 milioni nel 2015, lievitando del 2% rispetto all'anno precedente.

"Il turismo va gestito come qualunque altra cosa, considerando che le previsioni sono di crescita esponenziale - ha continuato il sottosegretario - quindi una città fragile come Venezia non può che affrontare il futuro gestendo i flussi turistici, ed è quello che il mondo e l'Unesco chiede a Venezia. Esiste un sindaco eletto dai cittadini e il primo passo spetta ovviamente alle istituzioni locali". 

L'esponente del governo non boccia nemmeno l'idea di un tavolo di concertazione con l'esecutivo per la tutela di Venezia: "Io l'ho sempre proposto ma deve esserci un via e questo deve arrivare dal Comune - ha sottolineato - Se il Comune risponde che dell'Unesco non gliene importa niente è difficile iniziare. La mia opinione è che Venezia dovrebbe avere tutto speciale: la valorizzazione delle tradizioni, le norme sul commercio, sul turismo - ha concluso -. E' una città che non ha paragoni al mondo quindi non deve essere trattata come Berlino o qualsiasi altra realtà. La sua salvezza arriverà solo quando si riconoscerà la sua eccezionalità".