Violenze e offese al personale del trasporto pubblico, M5S: "Serve formazione e qualità"

È solo di qualche giorno fa l'episodio dell'aggressione ai danni di una signora all'interno di un vaporetto, o quello dei vigilanti di una ditta privata, che avrebbero aggredito verbalmente un passeggero straniero sprovvisto di biglietto per la figlia. "La cronaca è piena zeppa anche di episodi di violenze e offese rivolte al personale impiegato all’interno dei mezzi pubblici - spiega il Movimento 5 Stelle di Venezia, nell'interpellanza rivolta al Comune, in merito alla questione -. Fatti che danneggiano utenti e operatori. Serve pensare a procedure da adottare".

Nuove misure

"Occorre studiare ulteriori misure di dissuasione che Comune e Avm potrebbero adottare - scrivono i 5 Stelle -, valutando altre proposte diventate concrete in diverse città, come i corsi di autodifesa per il personale, o quelli di aggiornamento delle lingue straniere. Utili potrebbero rivelarsi anche strumenti per la segnalazione in tempo reale, alle forze dell’ordine, di quanto accade sul mezzo, o l'affissione di avvisi sulle conseguenze, civili e penali, delle condotte violente, per non parlare della videosorveglianza: deterrente a certi avvenimenti".

Indennizzi e penalità

"Intendiamo conoscere - si legge ancora nell'interpellanza - come sia stata impiegata la penale da 273.000 euro che, per il 2016, è stata applicata ad Actv (ma comunque rimasta, come importo, all’azienda) per alcuni indicatori di qualità non particolarmente brillanti, e se non sia opportuno scaricare, almeno in parte, il peso di queste penali sul premio dei dirigenti aziendali, anziché sull’utenza finale. Ci riserviamo anche di valutare qualche forma d’indennizzo (anche simbolico) nei confronti di quei passeggeri che, indipendentemente dalla responsabilità dell’azienda, siano vittime di episodi di violenze o simili a bordo dei mezzi pubblici".