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Veneto City, Zaia firma l'accordo di programma: ora si parte per davvero

Si è concluso oggi il lungo iter burocratico per arrivare alla seconda fase del progetto. La Regione assicurerà il coordinamento dei lavori, i tempi e i relativi finanziamenti

Si è concluso con la firma del presidente del Veneto, Luca Zaia, il complesso iter che ha portato a rendere esecutivo l'accordo di programma tra Veneto, Provincia, Comuni di Dolo e di Pianiga, e società "Venetocity" per l'attivazione di un polo terziario che localizza centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese.

Il presidente della Giunta regionale promuove la conclusione di un accordo di programma anche su richiesta di uno o più dei soggetti interessati, come accaduto in questo caso, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinarne i tempi, le modalità, il finanziamento e ogni altro connesso adempimento.

L'accordo consiste nel consenso unanime dei soggetti interessati, autorizzati a norma dei rispettivi ordinamenti in ordine alla natura e ai contenuti dell'accordo stesso. Il decreto firmato oggi è dunque l'esito di un articolato sistema di richieste, autorizzazioni e verifiche sottoposto a una prima fase di valutazione ambientale partita nel 2006 e conclusa nel 2011 con il parere favorevole della Commissione regionale Vas (Valutazione Ambientale Strategica).

 

Con la firma del governatore Luca Zaia all'accordo di programma già approvato dai Comuni interessati la strada è ormai spianata per il mega-polo del terziario che sorgerà su un'area di 718mila metri quadrati, di cui 500mila di edificazione netta, tra Dolo e Pianiga, nel veneziano.

Un progetto che parte da lontano - se ne parla dal 2003 - e che vede un vasto fronte contrario all'idea di cementificare ancora il territorio: dicono no a Veneto City i Comitati locali ambiente e territorio (Cat), che hanno raccolto 11mila firme e presentato ricorso al Tar, e le associazioni di categoria dei commercianti. Nel caso di Veneto City la Regione si è limitata tuttavia a un atto dovuto, ha più volte spiegato Zaia, perchè l'ente può solo ratificare le variazioni urbanistiche che abbiano già avuto l'ok dei consigli comunali e, in questo caso, anche della Provincia.

Della compagine societaria della spa proponente fanno parte nomi importanti dell'imprenditoria del Nordest: Mantovani, Biasuzzi, Endrizzi, Stefanel. Le ruspe, al netto dei ricorsi presentati dai contrari al progetto, potrebbero mettersi in moto già entro la fine del 2012. Veneto City ha un costo stimato di circa 2 miliardi di euro.

Il polo dovrebbe ospitare negozi e altre attività commerciali, alberghi, headquarter d'impresa, musei e sedi fieristiche. L'area è al centro di tre importanti nodi infrastrutturali: la ferrovia a nord (Tav e Sfmr), l'autostrada A4 a sud e il Passante di Mestre. Tra i primi interventi previsti dalla società Veneto City spa, la costruzione della stazione per il sistema ferroviario metropolitano di superficie, dal costo di 40 milioni di euro.

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