Bocciati i fondi pro-Riviera, Zaia: "Da veneto avrei votato la sfiducia"

"Da veneto, avrei votato la sfiducia al Governo". Lo ha affermato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, commentando la bocciatura dell'emendamento a favore della Riviera del Brenta che chiedeva di destinare 100 milioni per la ricostruzione nelle zone colpite dal tornado. L'emendamento, come previsto, è stato bloccato martedì in Senato, insieme a quello del Movimento 5 Stelle, dall'apposizione della fiducia al Governo. "In Riviera del Brenta abbiamo avuto un morto e 92 feriti, 500 abitazioni tra danneggiate e devastate, quasi 100 da demolire, numerose automobili da demolire, fermi aziendali - ha sottolineato Zaia - Abbiamo chiesto circa 100 milioni per i danni in Veneto, contro i 500 milioni dati alla Sicilia: per questo avremmo dovuto votare la sfiducia al Governo".

Secondo il governatore, comunque, non tutto è perduto: "Non voglio fare polemiche, penso che ci siano ancora i tempi per recuperare rispetto alla Riviera del Brenta, che è stata vittima di una catastrofe. La Riviera deve essere ristorata dei suoi danni. Sei milioni li ha messi la Regione Veneto, 2 milioni il Governo, ne mancano ancora 92 per arrivare a 100".

Con la fiducia è stato bocciato in automatico anche l'emendamento del M5S, che chiedeva invece 80 milioni. Deluso il sindaco pentastellato di Mira, Alvise Maniero, che ha sottolineato come in Riviera ci sia bisogno di soldi soprattutto per i privati. L’emendamento prevedeva infatti uno stanziamento di fondi straordinario e specifico per i cittadini e le imprese colpite dal tornado dell'8 luglio, da ripartire proporzionalmente ai danni fra i tre Comuni di Dolo, Mira e Pianiga.