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Mense, "pasti scadenti e piatto unico senza preavviso". "Menù controllato dall'Asl"

I genitori dei comitati mensa Venezia-Mestre puntano il dito contro l'azienda che si occupa del servizio di ristorazione, che si difende: "Cibo biologico al 90%"

Sperimentazione di un piatto unico senza essere informati, cambi di menù senza preavviso e l'impressione che la qualità del cibo, per lo meno per quanto riportato dai figli, non sia all'altezza di un servizio pagato "profumatamente". Questi i motivi del contendere dei genitori del "Comitato Mense Venezia-Mestre", che puntano il dito contro Ames, l'azienda che gestisce il servizio di ristorazione nelle scuole del territorio comunale di Venezia.

"Piatto sperimentale, inaccettabile"

"La ristorazione scolastica è un servizio a pagamento, - spiegano i genitori - troviamo inaccettabile che gli utenti subiscano, a loro insaputa, la prova di un piatto sperimentale, oltretutto pagato allo stesso prezzo del pranzo previsto con tre portate più dessert". I genitori ravvisano l'importanza di essere avvisati delle modifiche, con le relative spiegazioni del caso, e sospettano cle la sperimentazione del piatto unico possa essere vista in un'ottica di risparmio, avviata senza il necessario confronto con le famiglie che usufruiscono del servizio.

I genitori: "Cambi di menù e cibi scadenti"

"I comitati mensi e il Ctp (comitato tecnico permanente, ndr) svolgono una funzione di collegamento, aiuto e comunicazione, nonché di controllo tra istituzione e utenza minorenne - spiegano i genitori - Questo episodio accade fra l’altro dopo mesi di continui, non giustificati e ancora non comunicati, cambi di menù. I bambini e le famiglie inoltre lamentano che le pietanze sono sempre meno gradite, che le grammature e la qualità della frutta sono spesso scarse. Resta inoltre insoluto il problema della bassa qualità di pesce, uova e carne estera, e di ciò che la mediocrità di questi prodotti innesca attraverso la modalità di scarto e spreco alimentare". La risposta al servizio mensa giudicato scadente è stata la scelta, da parte di molti genitori, di assicurare al figlio un pasto da casa, di qualità e sicuro.

La replica di Ames

Alla protesta dei genitori, risponde il direttore di Ames, Gabriele Senno. "Il menù è controllato dall'Asl - spiega - l'ho ribadito più volte, ma probabilmente i genitori cambiano e quindi è necessario specificarlo ulteriormente. Proponiamo il 90% di cibo biologico, ci atteniamo alle linee guida forniteci dal Comune e dall'Asl. Per quanto riguarda i menù - specifica Senno - le decisioni sono prese di comune accordo tra Ames, Amministrazione comunale e Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione), ovvero organi competenti".  La specifica sul piatto unico contestato dai genitori, arriva da Antonio Forti, funzionario Ames: "Non c'è stato alcun cambio di menù in quel caso, ma la scelta di ridistribuire le stesse pietanze previste in modo differente. Non c'è stato nessun tipo di risparmio, in quanto sono state rispettate le stesse grammature previste dall'opzione con più portate".

Per quanto riguarda l'alternanza dei menù, l'azienda specifica che gli scioperi e le necessità di cambiare alcuni macchinari hanno reso di fatto obbligatoria la modifica di alcuni piatti, per garantire l'omogeneità di pasti tra tutte le scuole. "L'obiettivo della ristorazione - concludono da Ames - non è comunque solo quello di soddisfare il bisogno di cibo, ma anche quello di far sperimentare ai bambini piatti differenti, per permettere loro di entrare in contatto con un'alimentazione varia ed equilibrata".

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