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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rom a Venezia, Roma ed in Italia rispettare la strategia nazionale di inclusione e gli accordi europei

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday
Un'Italia sempre piu' in crisi e sempre piu' lontana dal rispetto degli Accordi Quadro Strutturali Europei sottoscritti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Governo il 23 e 24 giugno 2011 a Bruxelles - sede di Consiglio Europeo (attuazione della comunicazione n. 175 della Commissione Europea). Un Italia dove corruzione, evasione fiscale e criminalita' organizzata (Mafia, Camorra ed Indrangheta) sono fattori endemici e base strutturale di politiche economiche che attaccano gli ultimi ed i piu' poveri.
E' questo il quadro italiano ad inizio settembre. A Venezia, alcuni commercianti guidati da Maurizio Franceschi Presidente della locale Confesercenti e "benedetti" da don Gianni Antoniazzi, prete di Carpenedo\Mestre (Ve), da oggi diffonderanno cartelli contro i Poveri ed i Mendicanti in tutta la laguna. "Non date elemosina agli zingari" scriveva il 20 agosto un commerciante di Catania fuori dal Supermercato "guadagnano piu' di un operaio specializzato". Un altro commerciante di Ferrara imitava lo scritto definendo con lo spregevole termine "accattoni" le persone ridotte nella piu' totale poverta'. Guadagnano "fino ad ottanta euro al giorno" scriveva nel suo cartello. In Italia le bugie sono pane quotidiano per molti. Nel 1994 tutti credevono alle bugie di Silvio Berlusconi quando prometteva "un milione di posti di lavoro".Adesso si crede alla bugie di alcuni commercianti: per loro i mendicanti sono persone ricchissime con "stipendi da 2000 euro al mese" comprensivi di ferie e riposo settimanale.
Il primo settembre a Venezia ci si prepara a cacciare gli ultimi, i piu' poveri. Il primo settembre a Roma ci si prepara a sgomberare altre famiglie, uomini donne e numerosi bambini da Casale Quintiliani nel IV Municipio senza fornire alcuna alternativa abitativa. Il primo settembre a Firenze continua la guerra contro i cittadini Rom nella Stazione di Santa Maria Novella e nel centro cittadino, come a Padova, a Milano, a Brescia, in Alto Adige, a Cremona. Una guerra contro chi chiede le elemosina, contro i poveri massacrati di botte anche ieri sera nel centro di Bologna, come a Genova pochi mesi fa.
In Italia al dramma di dieci milioni di poveri si risponde con campagne ridicole e grottesche, campagne violente e disumane.
Si ha paura della poverta' e per questo si vuole cacciare i poveri: una misura anti economica oltre che anti umana. Qual'e' la soluzione per uscire dalla crisi? E' semplice: inclusione sociale. Includere gli ultimi, i piu' poveri, garantirebbe una consistente e duratura ripresa economica. Lo affermano esperti economici della BCE. I Rom in Europa sono dodici milioni. La loro inclusione garantirebbe entrate fiscali medie per ogni Stato Membro dell'Ue di 127 milioni di euro all'anno. Questa e' la sostanza degli Accordi Quadro Strutturali firmati a Bruxelles da tutti i Capi di Governo. Politiche per il lavoro, casa, scuola e protezione sanitaria: e' questo il senso della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012 in attuazione degli accordi europei. Una Strategia ed un impegno che in Italia, il Governo Nazionale, i Governi Regionali e Locali stanno violando e non rispettando.
L'Associazione Nazione Rom chiede alle Regioni ed ai Comuni di rispettare leggi, schemi di governance ed accordi europei: la richiesta e' stata protocollata da tempo alla Regione Veneto ed alla citta' di Venezia, a Roma Capitale come a Regione Emilia Romagna e Toscana, alla citta' di Milano come alla Regione Lombardia. Chiede di rispettare la Strategia consegnata alla Commissione Europea con Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) indicato come Punto di Contatto Nazionale. Chiede di sospendere immediatamente ogni demagogica campagna anti Rom ed anti Poveri. Chiede di sospedere ogni tipo di sgombero in Italia. Chiede di avviare le uniche politiche economiche che possono portare, attraverso il lavoro e l'umanita' all'uscita dalla crisi: inclusione sociale. Le ricchezze vanno divise tra tutti gli esseri umani. Nessuno deve rimanere escluso.
Ogni persona e' un cittadino ed ogni cittadino e' una ricchezza ed una risorsa umana ed economica. La Strategia prevede la formazione di Tavoli di Inclusione tra la rappresentanza istituzionale e la societa' civile: nei Tavoli si decide le strade ed i percorsi da intraprendere. I Tavoli sono concreto esercizio di democrazia e responsabilita'. Questo e' il percorso avviato con lo Statuto Fondativo del Consiglio Nazionale Rom di cui Associazione Nazione Rom e parte costituente.
Il 4 ottobre a Bruxelles si svolgera' un incontro tra tutte le Capitali dell'Unione Europea: all'ordine del giorno i risultati raggiunti ed i programmi di inclusione dei poveri e dei Rom, Sinti e Caminanti. I"Italia, ad oggi, e' completamente inadeguata ed in estremo ritardo. Con questa motivazione Associazione Nazione Rom, a nome del Consiglio Nazionale Rom, chiede incontro con carattere di urgenza con Governo, Regioni e Comuni. C'e' una nuova Italia, una nuova Europa, una nuova economia ed umanita' da vivere e costruire.
ufficio stampa e comunicazione
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