"All'asta la Compiano Collection"
Riceviamo e pubblichiamo: "Dal mese di ottobre del 2013, da quando è scoppiato lo scandalo NES (North East Services spa) dell'ex gruppo Compiano, anche per gli ex dipendenti della vigilanza privata di Venezia forse si intravede qualche spiraglio all'orizzonte. Ci sono voluti ben tre anni per riportare alla luce questo tesoro nascosto in alcuni capannoni in provincia di Treviso, che conferma l'assegnazione dell'asta alla RM Sotheby's, che si svolgerà in Fiera a Milano.
Il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, su quanto disposto dal Pubblico Ministero Massimo De bortoli, aveva avviato le pratiche per la revoca della licenza alla "North East Service", l'istituto di vigilanza sospettato di aver fatto sparire dal suo caveau diversi milioni di euro di risparmi, affidatigli da istituti di credito veneti. Intanto, erano state perquisite le case di Luigi Compiano, il presidente. Fascicolo in Procura con le ipotesi di reato di furto aggravato da metodi fraudolenti e danno patrimoniale alle persone offese. Sigilli al caveau di Silea dal quale sono spariti i milioni di euro.
Spiegamento di forze monumentale da parte di Finanza e Banca d'Italia per passare al setaccio la documentazione in 12 sedi del gruppo Nes, da quella in via Roma a Treviso passando per Padova, Verona, Bergamo, Torino, Genova. Il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, aveva avviato quello che viene definito "procedimento finalizzato all'eventuale sospensione o revoca della licenza alla North East Service". Ciò "sulla scorta delle segnalazioni degli organi di polizia".
Le foto che la Guardia di Finanza ha scatto all'interno di quei capannoni hanno fatto il giro del mondo: "The Treviso Collection" - qualcuno l'aveva soprannominata - è una collezione parecchio ambita per le case d'asta che si sono date battaglia per vedersi aggiudicare il compito di batterle al miglior offerente, tanto che, contro la prima assegnazione, era stato fatto un ricorso che ne aveva bloccato il procedimento. Infatti l'ex patron della Nes Luigi Compiano, aveva tentato di riaccaparrarsi le centinaia di auto, (oltre ad altri beni, come Barche, moto e tanto altro), tentando con un'azione legale che i magistrati hanno rigettato. "Rivoglio le mie auto, fermate la vendita all'asta", era l'attacco: l'ex patron dell'impero di famiglia (vigilanza privata e custodia valori) chiese il dissequestro dello sterminato parco-auto personale sul quale la Procura ha posto i sigilli e stabilito la vendita all'asta. Motivo: secondo Compiano, assistito dall'avvocato Piero Barolo, non è stato legittimo il sequestro per equivalente disposto su beni di proprietà personale, e non quindi dell'azienda. L'eccezione presentata dall'avvocato Barolo è chiara: poteva essere ammissibile un sequestro diretto di beni aziendali, ma non di quelli intestati a Luigi Compiano in persona. Come le auto di lusso, appunto, per le quali è in fase di organizzazione una maxi asta gestita dalla casa londinese Sotheby's.
Un'eccezione di legittimità che vuole anche tentare di evidenziare un presunto paradosso dell'accusa: non sono stati sequestrati i circa 22 milioni di euro presenti nei caveau della Nes di Compiano, con la motivazione che quei soldi erano delle banche e non dell'azienda. Se i soldi ci sono, però, secondo l'avvocato, non esiste più la bancarotta. E se erano meno di quelli che dovevano essere, si configura al massimo l'appropriazione indebita. Una matassa da districare in punta di diritto.
Qualche settimana fa, però, il ricorso è stato rigettato e il lavoro di vendere le quasi 500 auto di Luigi Compiano è stato confermato, se ne occuperà RM Sotheby's. Volete sapere quando? L'asta "Duemila Ruote" si svolgerà nei giorni 25, 26 e 27 novembre 2016 in Fiera a Milano, "la più grande vendita di questo genere realizzata in Europa" spiega la casa d'aste.