"Stanotte cassonetto ribaltato alle 3 di mattina...il motivo?? Spaccio al parco Albanese..."
Riceviamo e pubblichiamo:
"Stanotte cassonetto ribaltato alle 3 di mattina...il motivo?? Spaccio al parco Albanese, continui furti in abitazioni, auto parcheggiate come nel far west con la polizia municipale che passa davanti e tira diritto, stazione impraticabile perché bande di stranieri ti minacciano..ti costringono a scappare. Sono letteralmente nato in questo posto, anche mio padre e mio nonno a sua tempo, mia madre aveva un piccolo alimentari di fronte alla stazione (dove i ferrovieri andavano a farsi fare il panino, ed io ero li che giocavo con loro). Ho comprato casa un paio di anni fa per provare a costruire a mia volta una famiglia dove sono nato, a Mestre. Era da tempo che vedevo le cose andare maluccio, ma pensavo fosse una cosa passeggera dovuta alla crisi, alla mal gestione dei migranti e delle scarse forze dell’ordine messe in campo. Devo dire che con l’avvento dell’ultima giunta più di qualche passo avanti c’è stato per questa città dal vecchio stile industriale piena zeppa di lavoratori e di brava gente che si da da fare tutti i giorni, ma ahimè troppo poco...parlo soprattutto per la sicurezza. Il novembre scorso alle 5 del pomeriggio la prima visita dei ladri acrobati, subito dopo auto aperte di notte davanti casa, ieri pomeriggio passeggiata al parco e lo spaccio alla luce del giorno, ecc ecc...questa mattina trovare il cassonetto della spazzatura ribaltato in mezzo alla strada è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ce ne andiamo a vivere via dalla città. Era da tempo che io e mia moglie parlavamo dicendoci di tener duro che le cose miglioreranno...ogni giorno leggo qualcosa di nuovo, violenze sui passanti in stazione, sui ragazzini che passeggiano per il centro alle 11 di sera, sullo spaccio al parco, su appartamenti svaligiati..ecco, come posso pensare di crescere una famiglia, i miei figli qui? Io ricordo di aver passato l’intera infanzia al parco a giocare a pallacanestro, sere comprese, o serate nelle panchine fuori casa a mangiare il gelato con gli amici, andar fuori di casa lasciando la finestra un po aperta per far passar aria....ecco, tutta questa normalità è diventata impossibile. Noi ce ne andiamo. Scusate lo sfogo, ma ho paura che di questo passo le nostre amate Venezia e Mestre si svuoteranno completamente, soprattutto di giovani e famiglie, per diventare posti nei quali più nessun VENEZIANO vorrà viverci".