Un team internazionale di ricercatori pubblica uno studio sugli effetti morfologici del traffico navale in Laguna
Riceviamo e pubblichiamo:
Si torna a parlare di navi in laguna, con l’articolo pubblicato sulla rivista PLOSONE da un team internazionale di ricercatori, guidato dall'Istituto di Scienze Marine del CNR e dell’Università Cà Foscari di Venezia, che ha indagato e messo in luce gli effetti sulla morfologia, del traffico navale all'interno della Laguna di Venezia. La ricerca in campo affiancata ad un’analisi spaziale di telerilevamento evidenzia come le aree presenti ai margini del canale Malamocco-Marghera siano in forte erosione sotto l’azione delle onde prodotte dal passaggio delle navi, attualmente, in prevalenza il traffico commerciale di grosso tonnellaggio diretto verso il porto industriale. L’articolo spiega come ogni anno oltre 30 000 metri cubi di suolo e fondale vengano sottratti dai margini del canale e da aree protette per la conservazione della fauna quali la cassa di colmata B, dove è stato stimato un arretramento medio della linea di costa di 3-4 metri all’anno. Dal 1974 al 2015 si osserva una consistente perdita di habitat con oltre 1 milione di metri cubi di sedimento eroso su un fronte di soli 2 km del canale. I risultati dell’indagine dimostrano come, a più di 40 anni dallo scavo, la sezione del canale navigabile non abbia ancora raggiunto un profilo di equilibrio probabilmente a causa dell’aumento progressivo dell’intensità del traffico e della dimensione delle navi. Una lettura completa dell’articolo al link: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0187210 permette di approfondire quali siano gli effetti conseguenti alla navigazione in canali confinati e di porre l’attenzione sulla necessità di individuare strategie per la mitigazione degli impatti, particolarmente in vista di un aumento dei transiti con la possibile deviazione del traffico crocieristico lungo la rotta Malamocco-Marghera.