Un teatro per Marghera: il comitato Marghera libera e pensante suggerisce l'ex Edison
Un teatro per Marghera
Il teatro Aurora non ospiterà più la stagione teatrale della compagnia "Questa nave" perchè il Comune di Venezia non garantirà il finanziamento della nuova stagione teatrale ed anche perché, contemporaneamente a questo fatto, la proprietà del teatro ha deciso di non affidare più l'incarico per la gestione all' associazione Questa Nave, che da molti anni seguiva la costruzione di cartelloni e degli spettacoli all'Aurora, assicurando sempre una produzione di qualità con spettacoli ed attori importanti come Marco Paolini, Emma Dante, Ascanio Celestini, Lella Costa. Il mancato finanziamento può sembrare una scelta dettata dalle necessità di bilancio che il Commissario Governativo ha compiuto oggi, in realtà deriva da precise valutazioni politiche in particolare governative, ma in queste settimane anche locali, che distribuiscono le risorse verso grandi opere e che hanno tagliato del 66% in quattro anni i fondi trasferiti al Comune di Venezia.
Marghera oggi si trova in questa situazione: privata dell'unico spazio degno di ospitare incontri e dibattiti di un certo respiro (vista la capienza del teatro di quasi 300 posti), ma allo stesso tempo un luogo di produzione culturale importante per tutta la città.
Il Comitato Marghera libera e pensante ha già da tempo affermato con forza che a Marghera serve uno spazio pubblico di aggregazione, una sala che permetta a tutti di raccontare, presentare, esporre attività, spettacoli e idee. E non serve neppure molta fantasia per sapere dove si può recuperare uno spazio simile: dopo aver perso all'uso pubblico edifici importanti come la scuola Monteverdi e l'ex scuola e l'ex palestra Guardi, l'ex Edison è sicuramente l'ultima carta su cui possiamo e dobbiamo puntare, per non trovarci ancora una volta definitivamente sconfitti sul piano della disponibilità di spazi pubblici.
Se questa mancanza è stata fino ad ora sopperita con l'utilizzo del teatro Aurora, da oggi tutto ciò non è più possibile, serve quindi garantire alla nostra comunità uno luogo che possa svolgere questa funzione indispensabile in questa città, certo non sarà semplice, ma per non trasformarci in periferia vuota e priva di attività culturali o sportive si deve creare una programmazione di questi interventi con il recupero del patrimonio edilizio pubblico già esistente.
All'Edison sarebbe possibile vista la presenza di due grandi officine al momento vuote. Si tratta di due spazi che ben potrebbero sopperire al fatto che il Comune non è oggi in grado di programmare la realizzazione di spazi ampi per la socializzazione e la produzione culturale: ma questi già esistono e mettendosi in sinergia, con poco sarebbero ben recuperabili!
Chiediamo pertanto alla Municipalità di Marghera e al Comune di Venezia di farsi promotori di questa necessità: programmare rapidamente la risistemazione dello spazio S U B I T O disponibile dei locali dell'ex Edison, in modo da metterli al più presto a disposizione della cittadinanza intera!
Il comitato Marghera libera e pensante