Venezia sostenibile: per una città attenta all’ambiente
Il capoluogo veneto ha elaborato il progetto "Venezia Sostenibile" che, nell'ottica della promozione di una città sostenibile, vuole valorizzare tutte quelle imprese profit e no profit che operano sul territorio veneziano che dimostrino di aver integrato, nella propria visione strategica e nella quotidiana attività d'impresa, l'attenzione per la tutela dell'ambiente
Venezia sempre più green: il capoluogo veneto ha elaborato il progetto “Venezia Sostenibile” che, nell'ottica della promozione di una città sostenibile, vuole valorizzare tutte quelle imprese profit e no profit che operano sul territorio veneziano che dimostrino di aver integrato, nella propria visione strategica e nella quotidiana attività d'impresa, l'attenzione per la tutela dell'ambiente.
Si tratta in sostanza di un bando che si rivolge, in questa prima fase, a alberghi, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande senza cucina propria, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande con cucina propria, grande distribuzione organizzata, piccola distribuzione, stabilimenti balneari e musei.
Scopo del concorso è di certificare le imprese che intendono partecipare. Nello specifico verrà consegnato loro il logo Venezia Sostenibile per l'Ambiente.
Cosa dovranno fare i singoli enti? Come si legge nel sito del comune dovranno compilare un modulo di auto-valutazione, scaricabile dal sito, il quale verrà valutato da un Comitato preposto.
I requisiti generali previsti per l'adesione al bando, validi per tutti i soggetti profit o no profit, sono: Volontarietà: l'adesione al progetto è riservata ai soggetti che ne facciano espressa richiesta; Territorialità: i soggetti richiedenti devono avere la propria sede operativa nel territorio del Comune di Venezia; Legalità: i soggetti devono essere in regola rispetto alle normative vigenti generali e per la specifica attività esercitata.
Si legge inoltre nel sito che «trattandosi di una fase sperimentale, si lascia inoltre aperta la possibilità di presentare la domanda di ottenimento del Logo anche a coloro che, impossibilitati per oggettivi impedimenti al rispetto dei requisiti del modulo di autovalutazione, propongano nell'esercizio della propria attività misure alternative che garantiscano un elevato grado di tutela ambientale. Sarà in questo caso valutata dal Comitato che esamina le richieste l'eventuale attribuzione del Logo in deroga ai requisiti prescritti».
Tutte le domande dovranno essere inviate entro e non oltre il 30 settembre 2013.