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Il Venezia rallenta la sua marcia, ad Abano Terme è beffardo pareggio

Il 2 a 2 la squadra di casa l'ha agguantato al 90esimo. Prima gli arancioneroverdi avevano ribaltato la gara dopo lo svantaggio iniziale

Una partita che è somigliata più a una ottovolante. Le emozioni non sono certo mancate allo stadio di Abano Terme, dove il Venezia affrontava una squadra ostica. Soprattutto sul piano del carattere. Stavolta non ci sono i tre punti, ma è stato soprattutto merito della squadra di casa, che ha trovato il guizzo giusto al novantesimo minuto agguantando in extremis il pareggio. In ogni caso gli arancioneroverdi mantengono inalterate le distanze rispetto alla più diretta inseguitrice, che segue di quattro lunghezze dopo il pareggio con la Virtus Vecomp, sempre in terza posizione a -5.

Una trasferta insidiosa, al termine della quale il 2 a 2 permette ai ragazzi di mister Favaretto di limitare i danni. A mettere in chiaro che non sarebbe stata una giornata semplice per gli arancioneroverdi ci ha pensato dopo solo dieci minuti dal calcio d'inizio Francesco Rampin, che ha permesso all'Abano di mettere la testa avanti. Come ci si poteva aspettare è il Venezia a tenere ampiamente il pallino del gioco, costruendo anche alcune buone occasioni da rete. Carbonaro e Fabiano si fanno trovare pronti, ma anche la difesa euganea è ben organizzata. L'estremo difensore di casa Alex Ruzzarin si è messo in mostra con qualche uscita in presa alta e con qualche parata, permettendo ai suoi di raggiungere gli spogliatoi in vantaggio per 1 a 0. La sensazione, però, è che il forcing arancioneroverde avrebbe a breve portato dei frutti.

Così è stato durante la ripresa, quando Carbonaro ha insaccato su stupenda palla di Serafini, dopo che l'Abano si era reso protagonista di una delle sue rare sortite offensive. Dal rischio di finire sotto di due reti al pareggio il passo è stato breve (anticipato da un gol annullato poco prima a Serafini). Dopodiché il Venezia, liberato dal peso psicologico determinato dalla necessità di rimontare, ci ha messo ancora più grinta. Il risultato è stato ovvio. Anche se la mister Favaretto ha dovuto fare a meno di Serafini, espulso dall'arbitro al 20esimo della ripresa per una gomitata dubbia. Poco prima del 30esimo è Calzi, direttamente da calcio di punizione, a battere il portiere dell'Abano, per la gioia anche del nuovo presidente Joe Tacopina, presente con i tifosi in tribuna.

Sembrava fatta per l'ottavo sigillo consecutivo della stagione, ma al 90esimo è arrivata la doccia fredda con il giovane attaccante Matteo Munarini, che ha permesso alla squadra di casa di agguantare il pareggio in extremis. Un'azione dubbia, visto che i giocatori lagunari hanno lamentato che la palla era finita fuori dal campo. Ma l'arbitro ha deciso di continuare a giocare. "Un buon punto fuori casa, in una partita in cui siamo andati sotto, abbiamo recuperato, siamo passati in vantaggio, stavamo spingendo e siamo rimasti in 10 - ha commentato a caldo mister Paolo Favaretto - Dobbiamo essere più sereni, il percorso da fare è ancora lungo. Ai miei ragazzi oggi non posso comunque rimproverare nulla".

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