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Clienti o tifosi?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

CLIENTI O TIFOSI?

I primi diminuiscono a vista d'occhio, i secondi vengono costantemente ignorati ...continuate così che andate bene!
"..il coinvolgimento dei supporters è importante perché essi sono la linfa vitale del gioco, economicamente, culturalmente e socialmente.."
(cit. Manuale di Supporters In Campo, 2013)
"...quali cittadini attivi e stakeholders chiave, i supporters devono essere formalmente coinvolti all'interno del movimento sportivo. I sostenitori possono aiutare a sviluppare strutture inclusive e sostenibili sia a livello di movimenti di base sia a livello di club professionistici, dando quindi vita al concetto di cittadinanza attiva...."
(cit. Androulla Vassiliou Commissaria Europea per l'Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo, lo Sport, i Media e la Gioventù, 2012)
"...i tifosi sono una parte fondamentale dell'identità delle società sportive e noi incoraggiamo le iniziative che coinvolgono i tifosi nella struttura proprietaria e nella gestione delle proprie società sportive..."
(cit. Michel Platini Presidente UEFA, 2012)
"...le organizzazioni di supporters spesso contribuiscono alla cittadinanza attiva e alla democrazia, specialmente tramite la capacità di raggiungere i giovani che non sempre sono coinvolti in altre strutture della società civile … Il contributo del movimento dei supporters alla cittadinanza attiva e alla democrazia può essere rafforzato attraverso l'ufficiale riconoscimento da parte delle società sportive. Un coinvolgimento formalizzato dei supporters può rafforzare la governance e la stabilità finanziaria delle società sportive..."
(cit. Commissione Europea Libro Bianco sullo Sport Staff Working Paper, 2007 )

VeneziaUnited, sin dalla sua fondazione, ha messo al centro del proprio agire, e a disposizione del FBC Unione Venezia, la promozione della partecipazione attiva dei tifosi. Partecipazione, attiva e consapevole, e responsabilizzazione dei propri tifosi sono una preziosa risorsa per un club calcistico che voglia costruire un modello sportivo vincente, non soltanto sul campo, ma anche sul terreno della legalità, del rispetto delle regole e degli avversari. Fedeli a quanto enunciato nella nostra Carta dei Principi e dei Valori, abbiamo anche proposto e realizzato progetti pilota di educazione sportiva nelle scuole, coinvolgendo tifosi e società.

Sulla base di tutto questo, e con spirito costruttivo, vogliamo esprimere una ferma critica ad un progetto, quel "A scuola di tifo" proposto dal club arancioneroverde, che vede l'assenza di quelli che avrebbero (potuto) dovuto esserne assoluti protagonisti, i tifosi. Tifosi che avrebbero potuto dare un contributo importante in termini di testimonianza diretta, di autoresponsabilizzazione e di "peer-education". Una scelta che ci lascia perplessi per la forma e per il metodo adottato ma anche rispetto alla probabilità di raggiungere gli obiettivi prefissati. Questioni come razzismo e discriminazioni, cultura sportiva, accettazione della sconfitta, rispetto per l'avversario, identità e appartenenza, spiegate dal punto di vista dei tifosi a giovani, potenziali nuovi supporters, hanno un indubbio appeal comunicativo e possono influenzare positivamente la platea degli ascoltatori.

Altro elemento del tutto assente è il contributo esperienziale di chi da anni è impegnato sul tema del razzismo e delle discriminazioni. Nell'unico incontro avuto con il dg Scibilia avevamo chiesto che i progetti allo studio coinvolgessero anche organizzazioni e realtà sociali impegnate nel territorio, senza le quali non è pensabile la realizzazione di concreti percorsi di sensibilizzazione contro le discriminazioni.

Riteniamo questa, da parte del FBC Unione Venezia, una vera occasione perduta. Se possiamo comprendere come una proprietà distante, ed aliena a una certa cultura sportiva, possa respingere in toto l'idea della partecipazione attiva dei tifosi alla governance del club, ritenendo che, in sostanza, "i tifosi debbano fare solo i tifosi", ci risulta francamente incomprensibile come l'attuale dirigenza arancioneroverde, fatta di persone che vivono e conoscono la nostra realtà, decida di escludere sistematicamente i supporters, e le loro organizzazioni, da questo genere di progettualità. Forse che, quando si deve parlare del tifo e dei tifosi, dobbiamo considerarci non più tifosi ma clienti?

Ass. VeneziaUnited, il Supporters Trust del FBC Unione Venezia

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