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Meglio della Reyer solo la Varese di Pozzecco, Rosselli: "Rimaniamo umili"

L'ala orogranata mantiene l'ambiente con i piedi per terra: "Il nostro punto di forza è che siamo rimasti sempre gli stessi. Abbiamo pensato solo a lavorare sodo"

Gli amanti del statistiche hanno aperto gli almanacchi del basket per capire quali record abbia superato l’Umana Reyer. Dopo esser risaliti fino al 1957 per trovare una Reyer vittoriosa in serie A a Cantù, il termine di paragone oggi è tra le squadre neopromosse degli ultimi anni. La Reyer attualmente ha superato il record che apparteneva a Montegranaro, quinta nel 2006/07, e a Pesaro, quinta nel 1999/00, guarda caso proprio le prossime due avversarie degli orogranata. Per ritrovare una matricola più in alto, dopo 20 turni, serve tornare al 1994/95, quando la prima Varese di Gianmarco Pozzecco era addirittura prima assieme a Pesaro, Milano, Virtus e Fortitudo Bologna.

Dare il 100 per cento era quello che coach Mazzon aveva chiesto anche prima della partita di Cantù e sembra essere stato preso alla lettera in modo particolare da Guido Rosselli che ha realizzato ogni tiro chiudendo proprio con uno straordinario 100 per cento dal campo.

“E’ andato tutto bene – commenta l'atleta - e per quanto mi riguarda è stata una partita positiva a livello personale, aiutato anche da un pizzico di fortuna che non guasta mai, ma è stata soprattutto una grande prova di squadra. Prova ne è il fatto che siamo riusciti a sopperire all'assenza pesante di Tamar Slay. Ero così concentrato sulla partita che ci ho pensato solo a mente fredda, dopo la vittoria, che eravamo riusciti nell’impresa di espugnare Cantù pur senza di lui”.  

I successi su Siena e Cantù sono merito della mentalità che ha questa Umana Reyer? “Uno dei nostri punti di forza credo stia proprio nel fatto che siamo rimasti sempre gli stessi: non ci siamo mai montati la testa per i risultati ottenuti ma abbiamo sempre e solo pensato a continuare a lavorare sodo con la stessa dose di determinazione e umiltà", spiega Rosselli.

Che effetto fa sapere che tutti parlano di voi? “Ammetto che in questo senso sono un po’ atipico perché leggo poco quotidiani e internet - continua il giovatore reyerino - Però mi hanno riferito di questo e fa sicuramente piacere sapere che stiamo attirando l’attenzione”.

L’Umana Reyer sta però attirando l’attenzione anche degli avversari. Prevedi che dopo questi risultati le loro attenzioni nei vostri confronti si moltiplicheranno? “Penso che già dopo le prime partite l’attenzione degli avversari nei nostri confronti fosse aumentata, adesso lo sarà ancora di più perché tutti quando ci affronteranno diranno che arriva la squadra che ha battuto Siena e Cantù. Ma in generale in questo campionato tutti sono attenti a tutto, per cui non credo nemmeno che prima ci sottovalutassero. Si sa, ogni partita è una battaglia a prescindere dall’avversario”.

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