rotate-mobile
Sport

Davide Casarin, MVP della Next Gen Cup Under 18 approda in prima squadra

Davide è cresciuto nel minibasket e settore giovanile Reyer. Nella stagione appena conclusa ha giocato con l’Under 18 orogranata e con la prima squadra di coach De Raffaele

L’Umana Reyer ha reso noto che Davide Casarin farà parte della prima squadra orogranata nella stagione 2020/2021.

Identikit

Nato a Mestre il 22 maggio 2003, play/guardia di 197cm, Davide è cresciuto nel minibasket e settore giovanile Reyer. Nella stagione appena conclusa ha giocato con l’Under 18 orogranata e con la prima squadra di coach De Raffaele. E’ stato protagonista della vittoria della Next Gen Cup Under 18 a Pesaro, di cui è stato eletto MVP, e poche ore dopo è salito sul podio dei senior per la conquista della prima Coppa Italia della storia reyerina. Nell’annata 2019/2020 Casarin si è allenato stabilmente con la prima squadra collezionando 17 presenze in Serie A, 2 in Supercoppa, 3 in Coppa Italia e 2 in 7Days Eurocup, 24 totali. Davide ha esordito e segnato il primo canestro in Serie A contro Brescia, a quindici anni, domenica 12 maggio 2019, complessivamente ha totalizzato 29 presenze ufficiali con l’Umana Reyer. Nel corso della sua crescita nelle squadre giovanili Davide Casarin ha disputato due volte l’Euroleague Adidas Next Generation Tournament (nel 2019 a Belgrado è stato inserito nel miglior quintetto del torneo) e la Next Gen Cup, oltre ad aver raggiunto con l’Under 18 i quarti di finale scudetto nel 2019 (31 punti contro la Stella Azzurra Roma). Nell’estate 2019 ha inoltre disputato i campionati europei Under 16, vincendo il bronzo, e Under 18. 

Le sue parole

Davide Casarin: «Giocare con la prima squadra della Reyer Venezia è una grandissima opportunità per un ragazzo di diciassette anni. Per questo ringrazio la società, coach De Raffaele e tutto lo staff per la fiducia che nutrono nei miei confronti. Ho grande voglia di ripagare questa stima con tanto lavoro per meritarmi il posto in squadra e la fiducia dei compagni. Sono giovane, ma ho ambizione e voglia di aiutare la squadra a vincere, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Sono consapevole di dover imparare ancora tanto da tutti. Già l’anno scorso ho avuto la possibilità di allenarmi quotidianamente con questo gruppo di giocatori che sono campioni non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto di mentalità. Sono sicuro che questo mi sarà di grande aiuto. Continuerò a dare più del 100% in ogni allenamento perché questi compagni mi hanno insegnato che se ti alleni come se fosse una partita poi senti meno la pressione quando affronti l’impegno ufficiale. In ogni caso credo che per me sarà importante continuare a divertirmi in campo e vivere la pallacanestro con serenità e gioia. Sono consapevole che all’inizio sarà difficile, ma cercherò di non pensare a ciò che mi circonda e alle aspettative che potranno esserci su di me. Dovrò essere bravo ad imparare anche dalle esperienze negative e concentrarmi solo sul lavoro quotidiano. Spero che i tifosi reyerini mi sostengano sempre. Non vedo l’ora di iniziare!».

Le parole del coach

Coach Walter De Raffaele: «Davide entrerà a far parte in pianta stabile della prima squadra non come giovane aggregato, ma con ruolo concreto, sarà il cambio della guardia. E’ molto significativo che una squadra che ha vinto tanto inserisca un giocatore così giovane in un ruolo importante. Credo molto in Davide, però è importante non travolgerlo di aspettative e considerare i tempi di adattamento alla categoria, certamente lo aiuterà il contorno di giocatori che già lo conosce. Questo è un momento storico in Italia dove è giusto dare spazio a giocatori italiani, indipendentemente dalla carta d’identità. Si discute molto sul fatto che all’estero si punta molto sui giovani, ma è più importante guardare in casa nostra e investire nella propria filosofia. La Reyer ha dimostrato in questi anni di credere negli italiani, ma soprattutto nei giovani e nel settore giovanile e il ruolo concreto che avrà Davide, a diciasette anni, è un salto di qualità. Inoltre io non ho mai fatto distinzioni di età e nazionalità, per me se un giocatore è bravo gioca. E’ naturale che poi sarà il campo a parlare e dovrà guadagnarsi tutto, ma è altrettanto giusto che si viva con gioia la sua età e il suo ruolo in questa squadra».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Davide Casarin, MVP della Next Gen Cup Under 18 approda in prima squadra

VeneziaToday è in caricamento