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Dragonboat, le donne del Trifoglio Rosa sconfiggono il cancro e vincono l'oro

La squadra della Lilt Mestre di Manuela Pieretto, Larisa Grozman, Cristina Piroddi, Francesca Ines Marchetti e Antonella Bottazzi, venerdì porta a casa la vittoria nei 2000 metri

Le donne del “Trifoglio Rosa” hanno vinto l'oro ai mondiali di Dragonboat, a Venezia venerdì, insieme alle “Pink Butterfly” di Roma. Manuela Pieretto, Larisa Grozman, Cristina Piroddi, Francesca Ines Marchetti e Antonella Bottazzi, con la squadra della capitale, hanno gareggiato sul dragone da 20 primeggiando nei 2000 metri.

UNIRE LE FORZE E COMBATTERE

Commozione al momento della premiazione sul podio, quando tutte assieme hanno intonato l’Inno di Mameli. I mondiali di Dragon Boat sono iniziati per le donne del “Trifoglio Rosa” lunedì con la sfilata di apertura. La prima gara invece è stata disputata mercoledì mattina al Tronchetto. Le donne del “Trifoglio Rosa” hanno ottenuto la medaglia d’argento arrivando a soli 30 centesimi di secondo dalla squadra romana delle “Pink Butterfly”. Tre minuti, 9 secondi e 47 centesimi il tempo impiegato per percorrere i 500 metri di gara. “Siamo soddisfatte dei risultati ottenuti in questa competizione - ha detto il capitano pro tempore, Manuela Pieretto -. Partecipare ad una competizione di questo calibro non è facile per una squadra come la nostra. Ma non potevamo non esserci visto che si svolgeva proprio nella nostra città. Abbiamo dimostrato che è importante unire le forze per raggiungere le mete. Non soltanto quelle sportive ma anche quelle che ci mette di fronte la vita”.

VINCERE, NON SOLO NELLO SPORT

Il “Trifoglio Rosa” della Lilt di Mestre è una squadra di donne che dopo lo svuotamento ascellare, dovuto all’intervento al seno, si sono messe a pagaiare per il recupero motorio degli arti superiori. Hanno partecipato ai mondiali di Dragon Boat grazie al supporto, che è stato dato loro anche, dalla casa di cura “Giovanni XXIII” di Monastier, che fin da subito le ha sostenute nel progetto. “Molte di queste donne sono state nostre pazienti. Quando ci hanno confidato che avrebbero voluto partecipare ai Mondiali di Dragon Boat, non abbiamo potuto fare a meno di sostenerle - ha detto l’amministratore delegato della clinica, Gabriele Geretto -. Donne che hanno visto nell’aggregazione di squadra un modo per stare insieme condividendo i momenti sportivi ma anche quelli di amicizia che diventano essenziali per sostenersi a vicenda".

UNA PAGAIATA AL CANCRO PER RIPRENDERSI LA VITA

Il “Trifoglio Rosa”, attraverso il neo capitano Ivonne Chiarin lancia un appello a tutte le donne che stanno vivendo quei momenti difficili dopo la diagnosi o l’intervento: “Non abbattetevi, non chiudetevi in casa, reagite. Appropriatevi della vostra vita perché tutto ciò è importante per sconfiggere la malattia. E se poi decidete di venire a provare a far parte della nostra squadra, fatelo! Perché il nostro motto è e sarà sempre 'Dai una pagaiata al cancro e la vita è tua'.
 

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