SuperFede vede Tokyo: "Ritiro? Mi attira l'idea delle Olimpiadi 2020"
La campionessa di Spinea non è più così sicura di attaccare la cuffia al chiodo dopo i Giochi di Rio: "Ultima gara? Sarebbe bello a San Marco"
Le sue sicurezze vacillano. Perché è difficile fare a meno dell'agonismo, delle gare, delle corsie e di quella tensione tutta particolare prima delle gare. Federica Pellegrini in un'intervista alla Gazzetta dello Sport non ha fatto una retromarcia completa, ma di certo le sue dichiarazioni sul ritiro dopo i Giochi Olimpici di Rio ora sono da prendere con le pinze.
E' la stessa campionessa di Spinea a sottolineare come una città come Tokio e un Paese come il Giappone per lei rivestono un fascino tutto particolare. E i cinque cerchi dopo il Brasile, nel 2020 si trasferiranno proprio in terra nipponica: "Mi attira l'idea di fare la quinta Olimpiade a Tokyo - ha spiegato alla "rosa" - più giorni passano più la gente mi dice 'ma no, non smettere, ripensaci', vado a casa 'ma cosa dici, ripensaci', e poi la voglia c'è sempre: tutto questo mi fa pensare a ciò che potrà essere il futuro, ed è come se la voglia di gareggiare, cioè la mia grande passione, anche a Tokyo, sia già tornata, anzi non è mai andata via".
Insomma, tutto torna in gioco nella testa di SuperFede, che comunque vede il nuoto in ogni caso nel suo futuro. Magari gestendo una scuola ad alto livello, facendo da testimonial. Intanto lei testimonial delle Olimpiadi 2024 di Roma lo è già, a consacrarla come simbolo dello sport italiano. Al termine della carriera, poi, il sogno è quello di una gara evento con le grandi del passato e dell'oggi. Magari in uno scenario mozzafiato, perché al nuovo secondo la campionessa veneziana "manca la spettacolarizzazione". La Pellegrini la butta là: "Sarebbe bello fare gare evento come all'Arena di Verona che ha le tribune o a piazza San Marco che è più grande", conclude.
