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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dopo l'addio a Brown la Reyer pesca ancora in Nba: arriva Stone

Play maker di quasi due metri di altezza per il quintetto base orogranata. Ultima stagione nei Toronto Raptors: "Un grande assistman e difensore"

Dopo il saluto a Lorenzo Brown (DETTAGLI) per motivi di salute la Reyer ufficializza il suo nuovo play maker titolare. A far parte del quintetto base di coach Charlie Recalcati sarà sempre un atleta d'oltreoceano: il 25enne Julyan Stone, che nell'ultima stagione ha militato nei Toronto Raptors, entrando in campo per 22 volte. Nelle due annate precedenti ha fatto parte del roster dei Denver Nuggets, calcando il parquet in 26 partite. La società ha quindi deciso di pescare di nuovo dal sottobosco Nba, scommettendo su un atleta di quasi due metri (198 centimetri) con poca esperienza in Europa. Nel 2012 e 2013, infatti, Stone ha militato in D-League con Idaho Stampede e Iowa Energy.

Cresciuto nella Highschool di Dos Pueblos in California, si è formato nella University of Texas-El Paso dove si è messo in luce soprattutto come assistman, stabilendo con 714 assist in 4 anni il record di tutti i tempi dell’Università, e come difensore venendo inserito nel miglior quintetto difensivo della Conference.

“Siamo felici di poter ufficializzare l’ingaggio di Julyan Stone – commenta Federico Casarin – un giocatore dotato di quelle caratteristiche che cercavamo per la regia della nuova Reyer: playmaker totale, con notevole prestanza fisica e grandi qualità difensive. Un giocatore giovane ed emergente, capace di far girare la squadra, dotato di una grandissima visione di gioco e che non a caso è in grado di totalizzare quantità notevoli di assist. Siamo soddisfatti, dopo la questione Brown, di aver trovato rapidamente un accordo con Stone nonostante stesse svolgendo una serie di workout e training camp che avrebbero potuto riportarlo in Nba (si vociferava di un interesse dei Los Angeles Lakers, ndr). Su di lui abbiamo avuto ottime referenze sia sul piano tecnico che comportamentale e siamo quindi convinti di aver preso il giocatore che corrisponde proprio al profilo che cercavamo”.

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