Divina Pellegrini, nella staffetta si mangia le svedesi all'ultimo metro
L'olimpionica mette a segno la zampata del campione giovedì agli Europei di Berlino. E' ancora medaglia d'oro nella 4 per 200 stile libero
Mostruosa. Spaventosa. Federica Pellegrini "si mangia" le svedesi all'ultima bracciata e porta ancora una volta l'Italia sul podio. Stavolta sul gradino più alto del podio. Una staffetta della 4 per 200 stile libero da incorniciare per la squadra azzurra, che ha trovato nell'olimpionica di Spinea la zampata che non t'aspetti. Quando ormai le rivali erano lontane anni luce: quattro secondi e cinquantuno centesimi quando è iniziata la quarta e ultima frazione.
Quando la Pellegrini è entrata in acqua forse con solo il pensiero di difendere l'argento. Poi il copione è cambiato all'improvviso. La distanza dalle fuggitive si è assottigliata sempre più, fino agli ultimi cento metri: lì SuperFede mette il turbo e recupera due secondi e mezzo in una vasca. Prima di toccare il sorpasso che lascia a bocca aperta: la svedese si pianta e alla sinistra, in corsia 1, la Pellegrini mette la freccia e se ne va come un treno. Mettendo a segno un'impresa che si ricorderà per molto tempo. Alla fine è oro e record europeo con 7.50.53. Un tempo di tutto rispetto, che però non migliora il primato nazionale della squadra azzurra, composta anche da Alice Mizzau, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti. Ma che impresa sportiva si è ammirata giovedì pomeriggio tra le corsie degli Europei di nuoto di Berlino. Federica Pellegrini la "divina".
"Non ci speravo nemmeno io - ha spiegato la campionessa ai microfoni di Raisport - all'ultima virata sarà stata lontana più di due secondi. Ma ci ho provato ed è andata bene. Lei (la svedese in fuga, ndr) negli ultimi venticinque metri era abbastanza affaticata e ce l'abbiamo fatta. Il merito è anche delle mie compagne, altrimenti non avrei fatto nulla. Abbiamo anche avuto paura perché il mio cambio forse è stato un po' tirato, ma questa medaglia la volevamo tanto. E' andata benissimo".
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