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Avvio da brivido, ma la Reyer non delude. Brindisi ko: è finale di Supercoppa

La sfida domenica 22 settembre alle contro il Banco di Sardegna Sassari

Nonostante un avvio da brivido, l’Umana Reyer cresce in maniera esponenziale con il passare dei minuti, batte in un emozionante finale l’Happy Casa Brindisi 78-73 e centra la finale di Supercoppa. Avversario, nella riproposizione della finale scudetto di domenica alle 20.30, il Banco di Sardegna, vittorioso al supplementare con Cremona nella prima semifinale a Bari.

Primo tempo

Nelle rotazioni, resta fuori dai dodici Udanoh, con un quintetto iniziale basso (Stone, Tonut, Cerella, Bramos e Watt). Parte meglio Brindisi (0-4), Watt sblocca gli orogranata dopo un minuto (2-4), poi però le basse percentuali e le palle perse costringono la panchina veneziana al time out sul 2-9 al 3’30”. Tonut mette la tripla del 5-9 a metà quarto, ma la partita non cambia e Brindisi allunga sul 5-17 al 7’30”. Vidmar segna dalla lunetta il 6-17 e il primo quarto si chiude con Banks sul 6-19. L’inerzia continua anche nel secondo quarto: 6-28 al 13’30” e nuovo time out di coach De Raffaele. L’Umana Reyer inizia a far circolare meglio il pallone e alza l’intensità difensiva: tre schiacciate di Watt costringono stavolta Vitucci al time out sul 12-28 al 16’. Brown, con caparbietà e fortuna (tripla di tabellone allo scadere dei 24”), prova a scavare nuovamente per l’Happy Casa (14-33 al 18’), ma nel finale di tempo viene fuori la miglior Umana Reyer, che con Watt, Daye, Bramos e Filloy riesce a ricucire sul -10 (23-33) all’intervallo lungo.

Secondo tempo

La partita è cambiata e si vede subito: si riparte con un 5-0 firmato da Filloy e Watt, con time out pugliese dopo 1’30”, poi gli orogranata si avvicinano a -2 (33-35 al 24’). Il sorpasso arriva nell’azione da sei punti di Daye al 25’30”: canestro con antisportivo di Radosavljevic e poi tripla per il 39-38. La difesa veneziana continua a creare grandi difficoltà all’attacco brindisino, mentre in attacco la mano si è scaldata e l’Umana Reyer allunga così progressivamente il margine: parziale dal 39-40 al 54-42 in 4’, chiuso dalla tripla di capitan Bramos, poi Banks fa 54-44 all’ultimo intervallo. Daye scrive il +15 (59-44) al 31’, l’Happy Casa prova a non mollare (59-49 al 32’30”), con pronto time out di coach De Raffaele, da cui l’Umana Reyer esce bene (63-49 al 33’30”), in un match che ormai sembra in controllo, anche se Banks firma da solo un altro 0-5 a cavallo di metà quarto, con nuovo time out veneziano sul 63-54. Alzando l’aggressività, Brindisi arriva anche a -7, ma gli orogranata rispondono colpo su colpo con Vidmar, Daye e Bramos, per entrare negli ultimi 3’ con un vantaggio in doppia cifra: 70-60. Per l’Happy Casa c’è però prima il -6 (70-64 al 37’30”), poi il -5 (72-67 al 38’30”) e addirittura il -2 (72-70 al 39’). Filloy fa 1/2 dalla lunetta a -29” (73-70), Brown 2/2 a -21” (73-72), così come Daye a -12” (75-72). Dopo il time out brindisino, Stone spende fallo (confermato dall’instant replay il fallo semplice) a -10” su Banks, che fa 1/2 (75-73), con rimessa inizalmente assegnata a Brindisi nel contrasto Watt-Brown, ma il consulto video degli arbitri stavolta inverte la decisione. Campogrande fa subito fallo su Daye, Brown protesta e c’è il tecnico che chiude la partita sul 78-73, perché Daye fa 3/3 a -6”.

Parziali: 6-19; 23-33; 54-44

Umana Reyer: Casarin ne, Stone 2, Bramos 8, Tonut 8, Daye 26, De Nicolao, Filloy 8, Vidmar 3, Chappell 6, Cerella, Pellegrino ne, Watt 17. All. De Raffaele.

Happy Casa: Banks 23, Brown 20, Martin 4, Radosavljevic 6, Zanelli 2, Iannuzzi 4, Guido ne, Gaspardo 5, Campogrande 3, Thompson 6, Cattapan ne, Ikangi. All. Vitucci.

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