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Impegno onorato fino alla fine (e con record): la Reyer vince anche contro il Friburgo

Gli orogranata chiudono la prima fase di Basketball Champions League con dieci vittorie su quattordici partite come non era mai accaduto

L’Umana Reyer, già qualificata ai playoff con il secondo posto matematico nel girone dopo il successo di Nanterre, onora fino in fondo l’impegno, chiudendo la prima fase di Basketball Champions League con dieci vittorie su quattordici partite (non era mai successo!): Friburgo battuta 72-62. Con Giuri fuori per infortunio, viene concesso un turno di riposo anche a Bramos, con Kyzlink che torna tra i dodici, così come a Stone (tra i dodici, ma mai schierato nei 40′).

Primo quarto

Agli orogranata, che partono con Haynes, Tonut, Washington, Daye e Vidmar, ci vogliono 2′ per sbloccarsi (Washington risponde a Williamson per il 2-2) ma, dopo il 2-4 ancora di Williamson, la tripla di Daye al 3′ sigla il sorpasso sul 5-4 e apre un break orogranata di 15-0 in cui si fanno notare in particolare Tonut in attacco (suo, tra gli altri, il canestro in acrobazia del 17-4 al 7′) e Vidmar in difesa, con un paio di recuperi. Friburgo torna a segnare, ma gli orogranata trovano buoni punti da Washington e Daye e si portano sul 25-6 al 9′, chiudendo il primo quarto sul 28-8 con la tripla finale di Kyzlink.

Secondo quarto

In una partita con molte palle perse su entrambi i fronti, Kyzlink aggiorna due volte il massimo margine orogranata: sul 30-8 in apertura di secondo quarto e sul 32-9 al 14′. Coach De Raffaele ruota tutti gli effettivi, inserendo anche Mazzola, Cerella e Biligha (non schierati nel primo periodo), con Friburgo che prova a limare il ritardo (32-16 al 15’30”), anche se Haynes ricaccia subito indietro con una tripla gli svizzeri, che non riescono a sfruttare nemmeno l’antisportivo fischiato con l’instant replay a Washington. Un’altra tripla del capitano ridà il +20 (38-18) al 17’30”, con gli ospiti che, nel finale di tempo, si riavvicinano parzialmente: all’intervallo lungo si va così sul 40-26.

Terzo quarto

Al ritorno in campo, l’attacco dell’Umana Reyer si arena di fronte alla zona svizzera, così serve la miglior difesa per arginare il rientro di Friburgo, che si riavvicina comunque fino al 40-33 al 22’30”. Coach De Raffaele prova a cambiare il quintetto con tre innesti (Haynes, Cerella e Kyzlink) e finalmente Daye sblocca gli orogranata quasi a metà periodo, poi Kyzlink, in contropiede, riporta il vantaggio in doppia cifra: 44-34 al 26’30”. Robertson è ispirato e Friburgo arriva anche a -5 (46-41 al 28′), poi Cerella infila la tripla del 49-41 per un’Umana Reyer che si affida (con basse percentuali) soprattutto al tiro dall’arco, ma recupera molti rimbalzi offensivi (5 nel quarto). Si va così all’ultimo intervallo sul 49-42.

Parziali: 28-8; 40-26; 49-42

Umana Reyer: Haynes 6, Stone ne, Tonut 17, Daye 9, De Nicolao, Vidmar 2, Washington 12, Biligha 8, Mazzola, Cerella 5, Watt 4, Kyzlink 9. All. De Raffaele.
Fribourg: Jaunin 2, Steinmann 9, Gravet 4, Mladjan 6, T. Jurkovitz 2, Toure 8, Desponds, Watts, Robertson 17, Williamson 10, Timberlake 2, N. Jurkovitz 2. All. Aleksic.

L’Umana Reyer ritorna in controllo in avvio di ultimo periodo: un libero di Washington e un tap-in di Biligha riportano il vantaggio in doppia cifra (52-42 al 31’30”) e sono gli stessi protagonisti (incredibile gioco da tre punti allo scadere dei 24” di Washington, stoppata di Biligha, altro canestro di Washington) a spingere la panchina di Friburgo al time out al 22’30” sul 57-45. Si segna poco e gli orogranata mantengono il vantaggio attorno alla doppia cifra, provando l’allungo subito dopo metà quarto con Tonut (canestro, un libero dopo il time out svizzero, una tripla per il 65-52 al 36’30” e un’altra per il 70-56 al 38′). E’ il break decisivo, con la panchina svizzera che decide di dare spazio ai giovani. Il match scivola così senza patemi verso il finale, che dice 72-62.

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